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Archivio storico dell'arte — 3.1890

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Fasc. IV
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Venturi, Adolfo: La pittura bolognese nel secolo XV
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https://doi.org/10.11588/diglit.18089#0297

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284 ADOLFO VENTURI

centro, altre pieghe si vedono a mo' di nervature, come usò poi Marco Zoppo. In santo Stefano
a Bologna, nella sala della Compagnia dei Lombardi, trovasi pure di lui una tela del 1466, sulla
quale è figurata la Vergine in trono con Gesù, fra i Ss. Petronio, Pietro, Giorgio e Niccolò da
Bari. Essa è attribuita a Michele Lainbertini, ma senza dubbio è di Michele Mattei, dello stesso
che dipinse la tavola del Museo Civico, di caratteri stilistici identici. Michele Mattei era di Ber-
gamo, bolognese invece era Michele Lainbertini. Vi è un altro dipinto, che ci lascia con tanta
sicurezza affermare di Michele Mattei i due quadri suindicati, ed è quello presso il cav. Santini
a Ferrara, proveniente dalla raccolta Aventi, con la scritta MICHAEL • MATEI • P. — Rappre-
senta Dio Padre in alto, eminente tra la Vergine, e il divin Figlio che la incorona. Esso è alquanto
anteriore agli altri due quadri, ma ne ha tutti i caratteri proprii d'un artista che può conside-

Tav. 2. — MADONNA E SANTI DI MARCO ZOPPO

(R. Galleria di Berlino)

rarsi come un termine medio fra i seguaci, i continuatori della tradizione di Lippo Dalmasio, e
Marco Zoppo.

Marco Zoppo fu fatto discendere dagli storici bolognesi da Lippo Dalmasio, ma, come argu-
tamente è stato considerato, la storia della pittura bolognese sino ai nostri giorni fu scritta sopra
una specie di albero genealogico, che da Franco bolognese di ramo in ramo metteva capo ai fra-
telli Gandolfi. Del resto Marco Zoppo fiorì qualche decade dopo che Lippo Dalmasio coloriva le
sue Madonne, e tanto in una tavoletta della Galleria Manfrin di Venezia, come in altra presso il
principe Girolamo Napoleone, si sottoscriveva Zoppo di Squarcione. Non v'è alcuna opera dello
Zoppo, che manifesti qualche influsso, anche lieve, esercitato sulla sua educazione da Lippo Dal-
masio. Egli è un pittore non di pritn'ordine, ma ligio profondamente alla riformatrice scuola di
Padova.

Al Collegio di Spagna in Bologna, si vede una delle prime opere eseguite da Marco Zoppo,
 
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