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Archivio storico dell'arte — 3.1890

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Fasc. IV
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https://doi.org/10.11588/diglit.18089#0310

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NUOVI DOCUMENTI

fortilitia illius provincie et ut inprimis tamquam inge-
nierius universalis dirigat fabricas arcium quae in civi-
tatibus Auximana 1 et Exina 2 ac in terra Oftide 3 e<li-
iicantur, sicut de eius commissione apparet per breeve
apostolicum 1 Yobis Magnifico Viro nicolao Calcagno
generali MarchiaeThesaurario et Speciali mandato Sancti-
tatis sue tenore presentium committimus et manda-
mus Quatenus dicto baccio de pecuniis Cameralibus prò
ipsius salario ei sic deputato summam vigiliti quinque
ducatorum auri Incipiendo a data presentium singulo

avrebbegli applicato il titolo d'Ingegnere di tutte le Rocche
della Marca ; nò potrebbesi spiegare con quale convenienza Re-
canati, del cui territorio allora faceva parte Loreto, avesse chiesto
e da lui ottenuto prima del 13 gennaio 1488 il disegno delle mura
colle quali, rispettando le antiche, si prese a rifortificare con
una nuova e più vasta cinta, per prender parte alla cui fabbrica
fu deciso nell'll settembre del 1590 che egli medesimo si avesse
a chiamare. Veggansi i Documenti inediti sulla Basilica Lore-
tana, pubblicati in questo Archivio Storico dell'Arte nel 1888,
avvertendo però che, quanto giustamente essi portano sottose-
gnato il mio nome, perchè io li ho rinvenuti estratti ed annotati,
altrettanto a torto ivi figurano pur come miei gli argomenti
talora erronei e l'ordine non sempre esatto con cui, quelli, ven-
nero a mia insaputa da altri corredati e distribuiti.

1 La Rocca d'Osimo, secondo che ne scrissero Leopardo di ser
Tomaso e Gian-Giacomo Trivulzio, fu, d'ordine del Cardinale An-
degavense, principiata il 4 di agosto 1187. Dalla lettera diretta
sótto ^quella data a Lodovico il Moro Duca di Milano dal Tri-
vulzio, parrebbe che egli medesimo la disegnasse; ina in realtà è
da ritenere che altro non facesse, se non destinarne il posto in
capo della piazza, o tutto al più, tracciarne quivi presso a poco
la pianta: altrimenti Ser Tommaso non avrebbe potuto con ve-
rità recisamente asserire essere stata ipsa Roccha designata
et ordinata per Magist.ro Baccio Pontello. (Cicconi 1. c. pagg.
103. 104 e 105.)

2 Stando alle parole di questa lettera, la Rocca di Iesi do-
vette essere pur essa disegnata ed incominciata prima del 20
gennaio 1488, in cui, nel consiglio di credenza di quel Comune fu
fatta la proposta : Super adventu magistri Baccij ingeneri] qui
venit ad designandam arcem Jiendam indieta (sic) civitate ex
commissione SS.mi dm nri pp.: proposta nella quale il verbo
venit sarebbe quindi da interpretarsi come usato in tempo pas-
sato anziché in presente.

8 Di queste tre Rocche (dell'ultima delle quali, per quanto io
mi sappia, nessun di coloro che si sono occupati di Baccio Pontelli
ha sin qui fatto menzione) un secondo ricordo ho io rinvenuto,
entro il Tomo 11 della stessa Raccolta Maceratese che si è sopra
indicata, nelle seguenti parole di una lettera inedita del Com-
missario Pontificio Raffaele Riario da Savona Cardinale di
S. Giorgio al summentovato Calcagni portante la data del 1° di
dicembre 1188. « Quia S. D. N. intendit quod fabrica trium ar-
ie cium videlicet Exine Auximane et Offidane in ista provintia ad
« debitum finern perducatur sub speciali mandato Sue Sancti-
« t itis vive vocis oraculo super hoc nobis facto ac auctoritate
« nostri Coinmissariatus oflirii vobis tenore presentium commit-
« tinius et niand imus ut ad fabricam huiusinodi perficiendam ex
« pecuniis istius thesaurerie studeas quatenus et quoties opus
« l'uerit tantum conterrò quantum possibile erit : Nos tamen quid-
« q'iid exposueritis in vestris coinputis admitti faciemus. »

* Il Breve Apostolico citato in questa lettera dovette certo
precedere la medesima e probabilmente essere spedito pochi
giorni dopo la resa di Osimo accaduta, come si è qui innanzi no-
tato, il 2 agosto del 1487, o al più tardi entro l'ottobre.

mense donec in dieta provincia perstiterit persolvatis
que in computis vestris accèptabuntur. Datum Home in
domibus nostris Die xxiij novembris 1487 Pontificati^
Sanctissimi in Chr[ist]o patris et d[ omi|ni n| nst |ri In-
nocenti p[a |p|e] viij Anno quarto. Joannes Car[ dina Jlis
Andegaven[sis] legatus manu p[ro]p[rjia.

Raimundus 1

li.

1490. Aprile 13 da Osimo.

Bollettino col quale Gabriele Mirone Scudiere e Com-
missario Generale del Papa Innocenzo Vili dichiara
che, essendosi fatti i conti con maestro Baccio Pon-
tello, circa la provvigione e mercede fissata a questi
dal medesimo Papa in ragione di venticinque ducati
d'oro mensili, per le fortezze che dovea costruire nella
provincia della Marca; Baccio, con le somministrazioni
ricevute in parte dal Tesoriore della stessa provincia
ed in parte da esso dichiarante, erasi trovato per quel
titolo soddisfatto fino a tutto il mese di marzo del-
l'anno 1490.

Biblioteca suddetta — Collezione citata, Tomo 2°,
carta 258 b.

i

Inedito.

Gabriel miro, Sanctissimi Domini Nostri Scutifer 2
et Commissarius generalis.

Omnibus et singulis hunc nostrum bullectinum visuris
et lecturis fidem facimus et attestamur quatenus facto
Calculo cum magistro baccio de ipsius provisione et
mercede eidem per Sanctissimum Dominum Nostrum
deputatis ad rationem xxv ducatorum auri singulo mense
super arcibus in provintia Marchie construendis pretium
eidem satisfactum et solutum fuisse partim per Domi-
num Thesaurarium et me Gabrielem usque et per to-
tum mensem martii presentis anni proxime decursi et
in fidem premissorum hunc bullectinum fieri et sigillo
nostro muniri impressione mandavimus. Datum auximi
die xiij Aprilis 1490.

Petrus Gallus.

III.

1 190. Decembre 28 da Roma.

Breve col quale il Pontefice Innocenzo Vili ordina
al Tesoriere Generale della Marca di fare i conti con

' Forse quel Guillelmus Raymundus de Centrili* ile Valentia
ricordato dal Marini (De Archiatri1- Pontifìciis) tra i Segretari
di Alessandro VI ?

2 Scutifer come scutigerulus parole della bassa latinità che
significano portatore di scudo, corrispondono al nostro vocabolo
italiano scudiero,

Archivio storico dell'Arte. - Anno 111, Fase, VIl-VIII,
 
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