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Archivio storico dell'arte — 3.1890

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Fasc. V
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Frizzoni, Gustavo: Il Museo Borromeo in Milano
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https://doi.org/10.11588/diglit.18089#0368
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IL MUSEO BORROMEO IN MILANO 355

Come veri e spiccati tipi di quest'ultima si vorranno sempre stimare le due imagini bibliche
della Erodiade e della casta Susanna, eternate dal Luini in due tavole fra le più preziose di questa
sala. Eminentemente diverse fra loro come caratteri storici, all'ariista dall'animo mite e sereno
servono entrambe come soggetti da spiegarvi il suo senso squisito per l'avvenenza femminile, in due
tavole a mezze figure.

Salome, la crudele, più volte fu scelta dai pittori come bellezza tradizionale ad argomento dei
loro quadri. Del Luino sappiamo che trattò almeno quattro volte lo stesso soggetto, cioè una volta nel
quadro che sta appeso ora in Galleria degli Uffizi, un' altra in quello della Galleria del Belvedere a
Vienna, una terza in quello che si ammira nel Salon Carré del Louvre, il quale ha molta analogia col

LA CASTA SUSANNA
(Bernardino Luini)

quarto quadro, che ci sta sotto gli occhi. Sempre si tratta di una bellezza fredda e dai tratti
regolari, dal crine aureo inanellato, messa in contrasto collo spettacolo tragico che offre la testa
recisa di san Giov. Battista.

Il soggetto della casta Susanna trovasi in genere trattato più frequentemente dai pittori del-
l'arte più inoltrata. Per essi era argomento onde sfoggiare nella virtuosità della indicazione del
nudo ed anche nel raggiungimento di effetti realistici atti ad appagare il solletico dei sensi.
Basterebbe rammentare in proposito i quadri della scuola dei Caracci, senza parlare di quelli di
un Rubens, di un Rembrandt e via dicendo. Nulla di tutto ciò nel pensiero artisticamente concre-
tato dal nostro autore. La soave sua Susanna non è che l'imagine della purezza personificata,
punto preoccupata delle insidie dei vecchioni, come il rappresentante unico di questi nel suo
 
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