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Archivio storico dell'arte — 3.1890

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Fasc. VI
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Frizzoni, Gustavo: I nuovi acquisti dei musei del Palazzo di Brera in Milano
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https://doi.org/10.11588/diglit.18089#0434

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I NUOVI ACQUISTI DEI MUSEI

DEL PALAZZO DI BRERA IN MILANO

enghè in questo periodico siano già stati annunciati gli acquisti fatti
nella scorsa estate dalla R. Pinacoteca di Brera, l'importanza loro è tale
da meritare di richiamarvi l'attenzione degli amanti dell'arte nostra
quale si esplica nelle sue più insigni manifestazioni.

I mesi trascorsi da che i due nuovi quadri di Gaudenzio Ferrari e
di Paris Bordone furono collocati nella Galleria non hanno se non
confermato l'opinione degli intelligenti e delle persone di buon gusto
circa l'intimo valore di quei due dipinti. Essi hanno giustificato la felice
ispirazione della Direzione della Pinacoteca nel fare la proposta del-
l'acquisto al Ministero della Pubblica Istruzione, non che la risoluzione
di questo nel dare il consenso che a tal uopo fosse impiegata la cospicua somma di L. 55 mila,
prelevata dai fondi della Pinacoteca medesima. Gli è che le opere di rilevante merito artistico
disponibili tuttora vanno facendosi più rare di giorno in giorno, grazie alla ricerca che ne viene
fatta a gara, tanto da raccoglitori privati quanto e più da possenti Musei pubblici, sorti in tutte
le nazioni civili, e non solo nel mondo vecchio ma anche nel nuovo. Per questa considerazione
dunque non c'è da peritarsi ad asserire che astrazion fatta dal pregio ideale dei nuovi acquisti della
Galleria di Brera, il valore loro dal lato mercantile o venale, se così è lecito esprimersi, secondo
i criterii odierni vuol essere stimato non inferiore certamente a quello della somma impiegata per
assicurarne stabilmente il possesso al nostro paese col passaggio loro dalla ragione privata alla
pubblica. Tant'è vero, che se il governo nostro avesse indugiato a fare l'acquisto dei quadri di casa
Prinetti fino a che fosse stato messo sull'avviso di esercitare il suo diritto di prelazione di fronte
alle offerte dell'estero, egli si sarebbe trovato immancabilmente nel bivio, come ci consta, o di
dovere acquistarli a un prezzo sensibilmente superiore o di non poter impedire che avessero ad
uscire per sempre dai confini d'Italia.

Nè è soltanto il pregio della bellezza quello che rende opportuno l'acquisto, poi che va pur
tenuto conto della circostanza che i due quadri, l'uno appartenente alla scuola lombarda, l'altro
alla veneta, giungono a proposito ad arricchire la serie di opere d'arte che più compitamente vo-
gliono essere rappresentate nella Pinacoteca, che fra tutte quelle del Regno si può dire la meglio
tenuta e la meglio ordinata.

Brera pertanto si è meritato quanto ha teste ottenuto. Che se qualcuno volesse muovere l'ob-
biezione che tanto l'arte di Gaudenzio Ferrari quanto quella di Paris Bordone vi erano già ma-
nifeste mediante un discreto numero di dipinti di loro mano, sarebbe facile rispondere che i due
nuovi quadri ce li porgono sotto un nuovo aspetto e che anche per questo quindi s'hanno a chia-
mare benvenuti.

Archivio storico dell'Arte. - Anno III. Fase. XI-XII.
 
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