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Archivio storico dell'arte — 3.1890

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Fasc. VI
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Gnoli, Domenico: Le opere di Mino da Fiesole in Roma, [5]
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https://doi.org/10.11588/diglit.18089#0442
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LE OPERE DI MINO DA FIESOLE IN ROMA 425

come giustamente si riconosce nel Cicero, non è che una variazione e uno svolgimento di quel tipo
romano di cui abbiamo un esempio nel sepolcro d'Eugenio IY d'Isaia da Pisa: un basamento pesante
con una grande iscrizione messa in mezzo da due piedistalli, nicchie con statue dentro i pilastri che
sostengono l'architrave, l'urna grande in forma di cassa. Egli è vero che qui il corpo non è disteso
sull'urna ma sopra un semplice piano alquanto sollevato da essa; ma quest'urna così, nella forma
come nella decorazione, differisce affatto da quella sott ile e ingegnosa invenzione di bara, col fondo
a rete di corda, a cornicette attorcigliate e ornatini e meandri, che Mino ha proseguito con tanto
amore dai sepolcri del Salutati e del Giugni a quelli del Forteguerri e del conle Ugo; nò somiglia
affatto all'urna di Desiderio nel monumento Marzuppini, che vedremo poi imitata dal nostro scul-


MQNV.MEUTO SEPOLCRALE PI PIETRO RLÌRI.O
lieta Chiesa -JeSS.AucsttfH

MONUMENTO DEI. CARD. PIETRO RIARIO NELLA CHIESA DE' SS. APOSTOLI

(dalla stampa del Tosi)

tore. Perfino il non trovarcisi la solita coltre pendente a modo di festone fuor della bara, dà a credere
che autore del monumento non sia lui. Manca pure in esso lo zoccolo su cui si levano costantemente
.tutti i monumenti di Mino, compresi i romani di Paolo II e del Forteguerri, come quelli di Desiderio
e d'altri fiorentini; ma sopratutto non hanno nulla di comune con Mino le cornici e le modana-
ture, che qui son forti e trattate con scienza e severità architettonica, mentre in Mino son leg-
gere e capricciose, e ornate di fogliami e fregi dorati, con rilievo o senza. Nò in questo monu-
mento ho saputo rinvenir t raccia di doratura, di cui Mino sempre, lasciato a se stesso, usa ed abusa.

La madonna, sieduta nel mezzo, sotto l'architrave, col bambino sulle braccia, è fiancheggiata
da una parte, dal cardinale Riario inginocchiato presentatole da san Pietro, e dall'altra, da un
nobile laico col berretto in mano, presentatole da san Paolo: questi dev'essere certamente Gìro-

Arehivio storico dell'Arte. - Anno III. Fase. XI-XII.

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