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Archivio storico dell'arte — 4.1891

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Fasc.I
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Cavalcaselle, G. B.: Spigolature Tizianesche
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https://doi.org/10.11588/diglit.18090#0038

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8

G. B. CAVALCASELI^

compianto marchese Giuseppe Campori nella Raccolta di cataloghi ed inventari inediti di quadri, ecc. 1
11 signor Pierre de Nolhac, nelle sue Petites notes sur l'art italica, pubblicate nel Courrier de l'Art,2
fa osservare come nell'inventario di Fulvio Orsini, il quale era legato in amicizia con Torquato
Bembo, figlio ed erede del cardinale, sia notato un « quadro corniciato di pero tinto, col ritratto
del cardinal Bembo, di mano d'uno scolare di Tiziano». Aggiunge il signor Pierre de Nolhac che
la raccolta di Fulvio Orsini passò in quella Farnese, e che perciò questo potrebbe essere il quadro
ora nella Galleria di Napoli.

Noi non siamo in grado di confermare l'identità fra il ritratto indicato nell'inventario di
Fulvio Orsini e quello di Napoli; continuiamo quindi nella nostra opinione che il secondo sia
veramente di mano del Cadorino. Un'altra conferma ci venne poco tempo addietro anche dal
fatto che nella Galleria di Bergamo abbiamo veduto una copia antica dello stesso ritratto ora a
Napoli, la quale, secondo ci fu detto, trovavasi prima nel palazzo municipale; in essa abbiamo
letto nel fondo l'iscrizione:

P . BEMBO . IMAGO . EX . PENNICILIO . TICIANI

Da un documento pubblicato dal signor Adolfo Yenturi in questo periodico (anno li, 1889,
p. 309), apparisce come nell'anno 1555 fosse stata commessa a] Tiziano, dal Granata, affezio-
nato ai duchi di Ferrara, la replica dei ritratti di Alfonso I d'Este e del successore Ercole II.8
Non sappiamo se questa nuova replica del ritratto di Alfonso I sia stata eseguita, e se esista ancora
fra quelle indicate a p. 331 del voi. I della nostra opera citata. Riguardo al ritratto di Ercole II
dobbiamo far osservare che n' ò andato perduto anche l'originale. Altri documenti e notizie impor-
tanti intorno alla vita e ad alcune opere di Tiziano, sono state raccolte dal signor Alessandro Luzio
nel suo libro già citato: Pietro Aretino nei primi suoi anni a Venezia e la Corte dei Gonzaga (Torino,
1888), oltre che nelle Tre lettere di Tiziano al cardinale Ercole Gonzaga, e nelle Spigolature tizia-
nesche pubblicate in questo periodico (anno III, 1890, p. 207 e segg.). Pur troppo è da deplo-
rare che sia andato perduto anche il quadro rappresentante Solimano II a cavallo, dipinto dal grande
maestro nel 1561 da uno schizzo rimessogli dall'ambasciatore veneziano a Costantinopoli, di cui
ò appunto parola nelle tre lettere ch'erano sfuggite alle ricerche del Braghirolli ed a noi.

G. B. Cavalcaseli^.

1 Cfr. a p. 236. Il quadro è quivi così descritto : « Un sinistra un ufficio, e paese in lontananza, di Tiziano ».

quadro alto br. 2, on. 1 e x/2i largo br. 1, on. 9 e 1/2. Ri- 2 Anno 1887, p. 118.

tratto d1 un cardinale con berretta in capo et anello nella 3 Cfr. per questi ritratti la nostra opera citata, I, 159,

destra che poggia sopra il braccio della carega, nella 338, 386 e 387.
 
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