Archivio storico dell'arte (4.1891)

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P. L. CALORE

stero di San Clemente o nelle chiese che vi appartenevano. 1 Era papa allora Leone IX e ritor-
nava dalla infelice spedizione contro i Normanni nell'Apulia, quando l'abbate Domenico andò ad
incontrarlo. Fu poi creato vescovo di Valva, onde sostituì a se nell'abbazia il monaco Berardo.
Mori nel 1072 e fu sepolto nel medesimo sarcofago con Guido. 2 Gli successe l'abbate Trasmondo,
il quale nel 1074, essendo stati donati al monastero molti beni intorno al castello di Petrace di
San Valentino, rifabbricò il castello, ch'era fuori, cioè nell'isola, munendolo di mura con torri

CANDELABRO DEL CEREO PASQUALE.

e chiamandovi abitanti ; e tutto ciò perchè quei di Tocco infestavano gli abitanti del castello
esterno.3 Lo stesso abbate, essendo anche vescovo, dopo aver rinnovato la chiesa di San Pelino
ed aver cominciato a restaurare quella sulmonese di San Panfilo, non contento dell1 umiltà della

1 Ms. cit. fol. 218 r. « In eo tempore quo normanni
deuastauerunt apuliam et non sua fortitudine, sed uitio
gentis subdiderunt sibi terram illam, Papa Leo nonus
cum romano exercitu contra eos exiuit ad pugnam, et
in ipso conilictu inferior, amisit gentis sue partem non
minimam, tuno ad eum perrexit abbas dominicus et im-
petrauit ab eo privilegium contra episcopos, archiepi-
scopos, comites, barones et contra omnes qui in mona-

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sterio sancti Clementis aliquid iuris dominationis pote-
statis, uel in ecclesiis ad eumdem locum pertinentibus
uellent habere, nisi ab iniqua petitionis voluntate ces-

sarent, quod excommunicarentur Iste fuit primus

abbas piscariensis cenobii qui impetrauit priuilegium

a pontifìce romano ». Cfr. Muratori, op. cit. pp. 859, 860.

2 Cfr. fol. 232 v ; Muratori, op. cit. p. 864.

3 Cfr. fol. 234 r ; Muratori, op. cit. p. 865.