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Archivio storico dell'arte — 4.1891

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Fasc.I
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Carotti, Giulio: Opere di maestri italiani nel museo di Chambéry
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https://doi.org/10.11588/diglit.18090#0069

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OPERE DI MAESTRI ITALIANI

NEL MUSEO DI CHAMBÉRY

musei di provincia sono assai sovente il quieto e quasi igno-
rato ricettacolo di opere d'arte di lontane regioni, opere
che, se non si trovassero così isolate, tornerebbero di grande
utilità per lo studio della storia dell'arte della regione alla
quale appartengono. I)a alcuni anni gli studiosi vanno a
gara nel segnalarle ogniqualvolta capita loro di rintrac-
ciarne. Spero quindi di far cosa non del tutto inutile, ac-
cennando ad alcune opere di maestri italiani che si trovano
nel Musée départemental di Chambéry.

Il Museo di Chambéry, l'antica capitale della Savoia,
è stato trasportato da soli tre anni, dal vecchio castello
dei conti e duchi di Savoia, nell'edifìcio appositamente
costrutto in stile del rinascimento francese, su progetto del
l'ingegnere Francesco Pelaz. Il pian terreno è occupato dalle collezioni di oggetti preistorici pe-
scati dal professor Eabut nelle stazioni lacustri del vicino lago del Bourget e dalle numerose
antichità locali dei periodi romano, medievale e moderno. Il primo piano è stato assegnato alla
biblioteca (la quale tra i manoscritti miniati conserva il celebre e stupendo messale di Amedeo Vili
di Savoia, che fu papa Felice Y). Al terzo piano si trova la galleria dei quadri, la quale è affi-
data al venerando e valente pittore Benedetto Molin, che può ben dirsene fondatore.

Questa Galleria comprende opere antiche raccolte per lo più nel paese, scoperte nei vecchi
castelli e presso le famiglie di Chambéry e dei dintorni, dallo stesso professor Molin, il quale,
godendo la benevolenza dei sovrani del Piemonte a cui era unita la Savoia, cioè di Carlo Al-
berto e di Vittorio Emanuele, 1 ed essendo in amicizia con Massimo d'Azeglio e col generale
Ferdinando Menabrea, aveva ottenuto molte tele antiche, parecchie delle quali assai notevoli.
Ed invero basterà il ricordare due ritratti: quello piccolo, su tavola, che ha tutte le caratteri-
stiche del Clouet e nel quale è effigiata Margherita di Yalois, che fu consorte di Emanuele

1 I dipinti del professor Benedetto Molin in Torino il municipio e nelle chiese; il più importante è quello
sono numerosi; si conservano nel palazzo reale, presso in cui rappresentò santa Teresa.
 
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