FRITZ HARCK
consideri l'argomento, la forma o l'esecuzione (li questo dipinto, nessuno, io credo, penserebbe
che sia opera di un quattrocentista italiano ; se lo ascriverebbe invece ad un artista nordico sul
quale sia passato un soffio dell'arte italiana; ad ogni modo ciò prova che il Barbari, quando lo
dipinse, doveva aver già passato alcuni anni in Germania. L'unita riproduzione servirà a confer-
marlo e forse fornirà qualche altro dato per conoscere questo maestro, intorno al quale regna
ancora l'oscurità. Come possono accordarsi col nostro quadro delle opere, quali gli affreschi del
sepolcro di Agostino Onigo in San Nicolò a Treviso e lo stupendo ritratto di giovane nella Galleria
QUADRO DI IACOPO DE' BARBARI
(Galleria Weber di Amburgo).
del Belvedere in Vienna? Non sembra impossibile, perfino in un artista che invecchia, un regresso
quale si vede venendo da questi ultimi lavori al nostro quadro o alla Galateo, di Dresda? Sia pure
che un artista prenda un nuovo indirizzo, assuma nuove forme, come vediamo negli Olandesi del
secolo xvi che hanno gustato l'arte italiana; tuttavia egli non perderà la capacità artistica alla
quale una volta è giunto, nò l'abilità di valersi dei mezzi tecnici. Alle notizie date dal Morelli
intorno a Iacopo de'Barbari, vorrei qui fare una rettifica ed una aggiunta: la Testa di Cristo,
ch'egli cita come posseduta dal dott. Lippmann in Berlino, trovasi presentemente nella collezione
della signorina Przibram in ATienna, ed agli otto quadri del Barbari ch'egli nomina come esistenti
in Germania è da aggiungersi, oltre a quello ora descritto del signor console Weber, una Madonna
col Bambino e santi nella Galleria di Berlino (n. 26-a). È bensì vero che essa è quasi compie-
consideri l'argomento, la forma o l'esecuzione (li questo dipinto, nessuno, io credo, penserebbe
che sia opera di un quattrocentista italiano ; se lo ascriverebbe invece ad un artista nordico sul
quale sia passato un soffio dell'arte italiana; ad ogni modo ciò prova che il Barbari, quando lo
dipinse, doveva aver già passato alcuni anni in Germania. L'unita riproduzione servirà a confer-
marlo e forse fornirà qualche altro dato per conoscere questo maestro, intorno al quale regna
ancora l'oscurità. Come possono accordarsi col nostro quadro delle opere, quali gli affreschi del
sepolcro di Agostino Onigo in San Nicolò a Treviso e lo stupendo ritratto di giovane nella Galleria
QUADRO DI IACOPO DE' BARBARI
(Galleria Weber di Amburgo).
del Belvedere in Vienna? Non sembra impossibile, perfino in un artista che invecchia, un regresso
quale si vede venendo da questi ultimi lavori al nostro quadro o alla Galateo, di Dresda? Sia pure
che un artista prenda un nuovo indirizzo, assuma nuove forme, come vediamo negli Olandesi del
secolo xvi che hanno gustato l'arte italiana; tuttavia egli non perderà la capacità artistica alla
quale una volta è giunto, nò l'abilità di valersi dei mezzi tecnici. Alle notizie date dal Morelli
intorno a Iacopo de'Barbari, vorrei qui fare una rettifica ed una aggiunta: la Testa di Cristo,
ch'egli cita come posseduta dal dott. Lippmann in Berlino, trovasi presentemente nella collezione
della signorina Przibram in ATienna, ed agli otto quadri del Barbari ch'egli nomina come esistenti
in Germania è da aggiungersi, oltre a quello ora descritto del signor console Weber, una Madonna
col Bambino e santi nella Galleria di Berlino (n. 26-a). È bensì vero che essa è quasi compie-