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Archivio storico dell'arte — 4.1891

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Fasc. II
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Ricci, Corrado: Fieravante Fieravanti e l'architectura Bolognese nella prima metà del secolo XV
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https://doi.org/10.11588/diglit.18090#0139
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FIERAVANTE FIERA VANTI

107

Legato», ma s'è già veduto com'egli abbia confuso quello col palazzo degli Anziani. È vero che
la residenza notarile, detta anche Registro, fu ricostrutta intorno a quel tempo come si ha da
notevole memoria d'un cronista : « E si feno mettere e fare in volta de preda tutto lo detto
palaxio, a dui tassegli, zoo doe volte l'una sovra l'altra, e feno buttare interra certe chaxette
basse ch'erano de driedo dar ditto palaxio, e li feno fare una bella luoza con uno muro merlado
intorno intorno, in lo quale muro de verso San Petronio fen fare una bella porta sovra la quale
è l'arma del ditto signore scolpida in preda viva e de sovra indorada». 1 Però è da notare che

FINESTRA DELLA MERCANZIA.

questi lavori si fecero nella primavera e nell'estate del 1422, mentre cioè Fieravante lavorava
presso al lago Trasimeno e alla caduta di Terni, e mancava da Bologna già da quattro o cinque
anni !

Al suo ritorno, e precisamente quand'egli metteva mano al palazzo pel legato, si costruì
in mattoni la guglia al campanile di San Pietro eh' era di legno e si dorò il fiorone, 2 ma il
Bolognini soggiunge che a questo lavoro attendeva « Iacomo di maestro Polo dipintore ». E questi
è il solo nome d'architetto bolognese che, oltre al Fieravante, si trova mentovato dopo la morte

1 Pietro di Mattiolo, Cron. cit. p. 332.

2 Cronache cit. di Fileno dalle Tuate, del Yarignana, del Bolognini, ecc.
 
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