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Archivio storico dell'arte — 4.1891

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Fasc. IV
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Gnoli, Domenico: La casa dell'orefice Giampietro Crivelli in Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.18090#0268

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LA CASA DELL' OREFICE GIAMPIETRO CRIVELLI

IN ROMA

x via de'Banchi Yecchi, a poca distanza dalla chiesa di Santa
Lucia del Gonfalone, è una casetta ricca ed elegante, di
cui la facciata è tutta decorata di stucchi, e che pel suo
pregio artistico, non meno che per la sua originalità, non
meritava d'esser trascurata dal Letarouilly e da altri che
hanno riprodotto edifici romani. Le aggiunge anche valore
la persona a cui appartenne, e che la fece edificare : nella
fascia di travertino sopra al bugnato del pianterreno si
legge: Io . Petrus Cribellus mediolanen. sibi ac suis a fun-
damentis erexit.1 Essa in origine non si estendeva che a
tre finestre per piano; la quarta, chiusa tra due bugnati,
vi è stata aggiunta posteriormente, e gli stucchi, comecché
imitati dagli altri, sono grossolani di gusto e di fattura.
Sono di travertino le fasce e le cornici, e lo stucco vi è adoperato solo a rivestire i fondi.
Fra le finestre del mezzanino stanno antiche armature a modo di trofei; sotto alle finestre late-
rali del primo piano si vedono due tondi sostenuti da geni volanti, entro i quali erano gli
stemmi di due pontefici, ora così logori da non vedercisi nulla. Sotto uno di essi si legge:
Iulius II Pont. Max.; sotto l'altro, Urbanus III Pont. Max. La finestra di mezzo si vede che
un tempo è stata ridotta a balcone tagliandone il parapetto, e poi è stata rimessa nel suo
stato primitivo; ma non c'è più nè lo stemma nè l'iscrizione sottostante. Sui timpani delle fine-
stre del primo piano siedono uomini ignudi che sostengono festoni di frutta, in mezzo ai quali
è un'aquila; e groppi di frutta scendono a riempire gl'intervalli tra le finestre, nella parte in-
feriore delle quali stanno in piedi due putti. Il piano superiore, che doveva essere aperto a guisa
di loggia, è diviso in tre parti da pilastri d'ordine composito ; e i due scomparti laterali hanno
nella parte superiore due storie pure di stucco. Un altro piano superiore è stato di recente ele-
vato sopra la casa.

L'esempio delle decorazioni in stucco nell'esterno delle case fu dato da Raffaello nel palaz-
zetto ch'egli fece per Giambattista Branconi dell'Aquila in via di Borgo Nuovo, presso San Pietro,

1 11 Crivelli, già da lungo tempo, possedeva in quel
luogo una casa. Nel Censimento della città di Roma sotto
Leone X, nella parrocchia di S.to Stefano in Piscinula, p. 72,
abbiamo : « Primo una casa de m.° Io. Pietro orifìce una
casa partita in 3 parte cum tre boteghe in una habita

m.° Auto calzollaro, l'altra dicto may. Io. Pietro, l'altra
ms. Pietro Finnale (?) banchero fiorentino ». La chie-
setta di S. Stefano in Piscinula, demolita or sono pochi
anni, era posta quasi incontro alla casa del Crivelli.
 
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