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Archivio storico dell'arte — 4.1891

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Fasc. IV
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Baldoria, Natale: La Capella di San Zenone a Santa Prassede in Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.18090#0288

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LA CAPPELLA DI SAN ZENONE

A SANTA PRASSEDE IN ROMA

L principio del secolo ix un certo benessere materiale

!)tz\ 7)mm ^W|| aveva in Roma seguito riacquistata potenza morale
'e P°^^ca Per mezzo dei Franchi. Una vitalità forse

troppo agitata, ma insolita da tanto tempo, occupa la
città; continue discordie tengono vivo lo spirito dei Ro-
mani tra i fautori del papa e quelli dell' imperatore. Indi
congiure e forti repressioni e indignazione di partigiani,
e due grandi pontefici, Leone III e Pasquale I, pii e
fieri ad un tempo, ed abili politici così d'aver saputo
mantenere autonomia a Roma e prestigio al pontificato,
morti, forse, di crepacuore dopo aver severamente, anzi
ferocemente puniti i più ferventi sostenitori del predo-
minio de' Franchi.

Già i papi Adriano I e Leone III avevano pensato
a restaurare e decorare molte chiese di marmi e mosaici ; Pasquale I faceva innalzare l'oratorio
dei Santi Processo e Martiniano presso la basilica Yaticana e le chiese di Santa Cecilia e
Santa Maria in Domnica, mentre dava opera alla ricostruzione di quella di Santa Prassede, cui
aggiungeva due cappelle, rendendo ogni edificio splendido di decorazioni musive e di marmi
preziosi raccolti qua e là tra le rovine degli antichi monumenti.

La basilica di Santa Prassede, quantunque restaurata ai tempi di Adriano I, era al prin-
cipio del secolo ix già rovinosa; e Pasquale I, volendo riedificarla, ne mutò alquanto anche l'ubi-
cazione.

Nell'anno 817 era compiuta e vi erano stati innalzati accanto due oratori: l'uno, il Secre-
tarium (sacrestia), dedicato a san Giovanni Battista, a sinistra di chi guarda la tribuna, l'altro
dedicato a san Zenone, a destra. 1

Ha dimostrato G. B. I)e Rossi nel suo magistrale lavoro intorno all'oratorio di San Ze-
none, 2 che questo santo, di cui resta la memoria della traslazione avvenuta il 20 luglio del-
l'anno 817, in una lapide ancora superstite, 3 è il Zenone dell'Appia nel cimitero di Pretestato,
chiamato fratello di Yalentino, perchè deve aver avuto comune con lui il natalis del martirio o

1 Cfr. il Liber pontificalis, in Paschali, § X: « in ea-
dem Ecclesìa (Santa Prassede) fecit oratorium beati Ze-
nonis Christi martyris, ubi et sacratissimum eius corpus
ponens musivo amplianter ornavit ».

2 Cfr. Mosaici cristiani di Roma, fascicoli XI e XII.

3 Et in ipso ingressu basilicae manu dextra ubi uti-
que benignissimae suae genitricis scilicet domnae Theodo-
rae episcopae corpus quiescit condidit iarn dictus Praesul
corpora venerabilium haec Zenonis presbyteri et aliorum
duorum.
 
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