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Archivio storico dell'arte — 4.1891

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Fasc. IV
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Baldoria, Natale: La Capella di San Zenone a Santa Prassede in Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.18090#0305

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Gli artisti dal principio del ix secolo hanno cercato d'imitare la decorazione dello zoccolo
del vi secolo in quelli sostenenti le altre colonne, i quali sono di forme, sagome e dimensioni
fra loro diverse. Alcuni, oltre alle decorazioni de' viticci uscenti da un vaso 1 mostrano anclie
qualche altro motivo, ed originale fra questi è uno con eleganti intrecci di vimini avvolgenti
fiori e croci. 2

La nicchia, entro allo sfondo della parete di fronte all'ingresso, ov'è rappresentata la Ma-
donna, è incorniciata da un'edicola formata di due colonne d'alabastro orientale con scanalature
spirali, opere del iv secolo, sopra basi pur classiche, ma non proprie, con capitelli delle stesse
sagome pesanti e tozze di quelli sulla porta d'ingresso, ma con un accenno, nell'echino, agli
ovoli secondo l'arte classica, come in altri capitelli dello stesso ix secolo nell'atrio di San Lo-
renzo in Lucina, e con un fiore composto di quattro petali nelle volute.

Non sembra del ix secolo, ma rinnovata forse nel principio del secolo xiii, quando fu ese-
guito il mosaico della nicchia, di cui abbiamo parlato, la cornice che ricorre sulle due accennate
colonne, la quale presenta un motivo del tutto classico, con sagome imitate da quelle delle cor-
nici ionico-romane, semplici, disadorne e poco aggettate, quali si vedono appunto nelle opere
de' primi Cosmati o cosmateschi, verso la fine del secolo xn e nel principio del secolo xiii.

Dall'esame di questa cappella e dai caratteri ch'essa ci pi esenta, sia considerata in ciascuna
sua parte, sia nel complesso, caratteri che corrispondono anche negli altri monumenti coevi
in Roma ed altrove nell'occidente europeo, risulta ch'essa è il prodotto d'un'età in cui il pie-
tismo cristiano trae le sue forme dalla barbarie ormai predominante e dal lusso orientale rav-
vivati alquanto dalle tradizioni che, sebbene debolmente, perdurano e svisate tendono sempre
a ridestarsi, della civiltà e dell'arte romana imperiale. Tali erano anche le manifestazioni della
vita civile e politica.

N. Baldoria.

1 II Cattaneo (op. cit., p. 154) ha pubblicata in di-
segno una faccia d'uno di questi zoccoli del ix secolo.

2 Un'altra prova che non si badava nel ix secolo a
ridurre a giuste dimensioni i pezzi ornamentali che do-

vevano servire per qualche edifìcio, l'abbiamo anche in
questi zoccoli del secolo ix, di cui uno dovette essere
sprofondato per un terzo sotto il pavimento, giacche
altrimenti avrebbe innalzato di troppo la colonna.

Archivio storico dell'Arte - Anno IV, Fase. IV.

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