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Archivio storico dell'arte — 4.1891

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https://doi.org/10.11588/diglit.18090#0400

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111."10 et R.mo Alphonso Cardinali Vieecomiti, uno ex car-
dinalibus fabrica? deputati». Arca i'uit inde clausa, et in
novo tempio, in aditu Sacelli S. Gregorii, juxta Clemen-
teni YIII, reposita.

« Super quibus... Actum ubi supra, praesentibus dominis
Joanne Belluccio et Paulo Baciocco, testibus rogati». Ego
Jacobus Grimaldus notarili» rogatu» scripsi, subscripsi,
et signavi manu propria ». (Bibl. Barberini, XXXIV, 50,
ibi. 178).

LA FONTANA DELLA PIAZZA DI SAN PIETRO.

L1 Infessura e il Burchard parlano dell1 erezione di
questa fontana, che passava al suo tempo per una delle
più magnifiche d'Italia. Ecco la testimon'anza dell1 In-
fessura, il primo per ordine di data:

« Anno 1490. S. 1). N. construxit et eedificavit in platea
Sancti Petri fontem nobilissimam de lapidibu» marmorei»
figurati» cum duobus urei» rotundis, uno super alio, prout
videri potest, et judicio omnium non reperitur simili» in
Italia » 2.

Il Burchard alla sua volta parla della fontana nei ter-
mini seguenti :

« Feria quarta, 24 dicti mensis junii (1500), festum
S. Johannis, platea S. Petri fuit undique trabibus clausa
ab angulo domus custodi» palatii usque ad fontem Inno-
centi!, inde ad angulum domus S. Martinelli, et ambo in-
troitus Vise Sanctre ad dictam capellam ».

(Dicembre 1501). «Novi officiale» Urbis anni futuri
et nobile» ac alii mittendi ad honorandum et associandum
D. Lucretiam usque ad Ferrariam ordinati, et eodem heri
incepit currere fons Innocentianus in platea S. Petri ». 1

D1 altra parte la rappresentazione del monumento ci
è stata conservata dal pittore Giovanni della Marca nel-
l1 ultimo degli affreschi del terzo corridore del palazzo
Yaticano. Yi si vedono due conche sovrapposte, la supe-
riore delle quali, la più piccola, si riuniva ali1 inferiore
per mezzo d1 un sostegno sormontato da alcuni monti,

arma d'uno dei papi che avranno restaurato la fontana.

\

E vero che secondo l1 Adinolfi 2 questa fontana sa-
rebbe differente da quella descritta dall1 Infessura, e che
fu rinnovata da Alessandro VI. Questa infatti, che non
aveva uguali in Italia, era in marmo pario e tutta or-
nata di sculture ; degli orsi, aggiunge l1 Adinolfi, soste-
nevano i bacini. Ma qui io fermo l'eccellente topografo
romano. Non avrà egli commesso un leggero equivoco
parlandoci d'orsi? « Cum duobus urcis rotundis » si legge
nel testo pubblicato dal Tommasini. Si tratta evidente-
mente di due vasche rotonde, in latino « urceum » o
« urceus », e non dWsi.

La fontana d'Innocenzo Vili è stata demolita nel 1G00,
ma non no è scomparso ogni vestigio. Una delle vasche

- Diario della città di Roma, ed. Tommasini, p. 254.

1 IHarium, ed. Thuasne, lib. III, p. G4, 173.

3 La por ti cu di San Pietro, p. 123, 126.

3CUMRNTI

serve anche oggi di bacino alla fontana fatta a destra
dell'obelisco. 1

Il piccolo documento seguente, che ho copiato negli
Archivi del Vaticano, aggiunge un particolare ai pre-
cedenti. Esso ci fa sapere che la fontana era decorata
con ornati in metallo fuso o cesellato dall'orefice Alonso.

1490. «Adi 3 di settembre. Io Gratiadeo de Cara-
vagio facto stimare le teste de la fontana de la piaza
con cannoni et armi di metallo dorati per mastro Alonzo,
li quali ha stimati Mastro Iacobo et Mastro Sancto orafo
mazero de M. Ieronimo camercri del òro S. hanno exti-
mato ducati vinti (sic) Puna, che sono in tucto due.
centovinti d'oro. Io Gratiadeo mano propria ». (A. S. V.,
Divers. Cam., 1489-1491, ff. 197 v° e 198).

IL PALAZZO DEL VATICANO.

Al palazzo del Vaticano, Innocenzo Vili intraprese
dei lavori grandiosi presso il portico cominciato sotto
Pio II e nelle prossime vicinanze, o più probabilmente
sulle fondamenta stesse del palazzo cominciato sotto
Paolo li (1485). « Palatium Papa? in fortitudinem re-
ductum est cum fossatis et muri».

« Fecit et palatium inter reclaustrum Sancti Petri,
et reclaustrum palatii ipsius, ubi stant auditores, quod
insignia ipsius passim apposita ostendunt ». 2 « Sinistra
pars antiqua? porticus eedificiis palatii Vaticani ab In-
nocenzo Vili inclusa est, qu?e Più» 1III restituit ».
« InnoCentius Vili porticus perfecit domumque innocen-
tianam, villani quae dicitur pulcra visio, et portam pa-
latii fabricavit ». 3

Dopo aver detto che Innocenzo ArIlI « nova» insuper
ad basilicam redes Pauli II substructionibus iniposuit
foro imminentes », il Bonanni aggiunge che presso il
palazzo costruito da Innocenzo s'innalzava in seguito
il portico a tre piani terminato da Alessandro VI: « por-
ticus excellenti artificio Innocentianas ad eedes foro su-
perstructa ». 4

Questo edificio, che si scorge distintamente nelle
vedute antiche (per esempio. nell'affresco della biblio-
teca Vaticana riprodotto dal signor Stevenson,5 sul di-

1 Gregorovius, Storia della città di Roma, t. VII, p. 766. Si veda
inoltre, sulla fontana della piazza di San Pietro : Martinelli, Roma
ex etlinica sacra, p. 263; Torrigio, Le sagre grotte vaticane, p. 578;
Bonanni, Numisrnata, p. 160.

2 Infessura, ed. Tommasini, p. 189, 279.

3 Panvinio, apud Mai, Spicilegium romanum, t. IX, p. 368, 375, 376.

4 Numisrnata summorum Pontifici* tn Templi Vaticani fabricatn
indicantia, p. 180. Roma, 1696. Il diario del Burchard abbonda d'in-
dicazioni topografiche sul Vaticano, indicazioni che meriterebbero di
essere chiarite metodicamente. Io mi limiterò a menzionare 1' « Aula
log'iarum supra portam palatii » (1487, t. I, p. '262), la « parva ca-
pella, ubi super altari paratum erat sacramentum », ove il papa si
recava « per parvam portam, videlicet qua' ad secundam aulam re-
spondet » (t. I, p. 270), etc., etc.

5 Topografia e monumenti di Roma nelle pitture a fresco di Sisto I
della biblioteca Vaticana, tav. I. Roma, 1888.
 
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