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Archivio storico dell'arte — 4.1891

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Fasc. VI
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Boni, Giacomo: Il Catasto dei monumenti in Italia
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https://doi.org/10.11588/diglit.18090#0453

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421

Saranno catalogati ad uno ad uno gli edifici monumentali di proprietà dello Stato, delle Pro-
vincie, dei comuni, e quant' altri sono contemplati da leggi speciali o nei regolamenti edilizi
municipali, e quelli non compresi nelle suddette categorie, ma che per valore storico o artistico
sono meritevoli di una distinta particella catastale.

Le schede per 1' elenco saranno fornite alle Autorità interessate che ne faranno richiesta,
in numero sufficiente perchè la catalogazione possa essere ripetuta su tre esemplari, da rila-
sciarsi, rispettivamente, al municipio o ad altra Amministrazione cui i singoli edifici monumen-
tali restano affidati, alla locale prefettura e al Ministero dell'istruzione pubblica».

Elencati che siano i monumenti, se vorremo considerarne la importanza relativa converrà
anzitutto liberarsi dalle influenze che fanno apprezzare un oggetto al disopra o al disotto del
suo valore reale.

Potrebbonsi citare regioni, provincie e comuni, i quali aspiravano a far tutto elencare fra
i cosidetti monumenti nazionali, o nella speranza di levarsi d'attorno ogni responsabilità, o per
insufficiente cognizione del valore che gli edifici paesani avevano in rapporto con quelli di altre
regioni ; potrebbonsi citare amministrazioni insofferenti di qualunque registrazione, nella tema
che questa costituisse un vincolo d' una più accurata conservazione, o un ostacolo al capriccio di al-
terare o di abbattere ogni cosa.

La importanza relativa dei monumenti non fu dato giudicarla sinora che in modo imperfetto
e contraddittorio, perchè essi furono presi in considerazione ad uno ad uno o raggruppati nella
cerchia amministrativa, più o meno moderna e fittizia, delle provincie cui appartengono.

Per giudicare invece tale importanza con criterio positivo, e quanto è possibile spassiona-
tamente, o almeno imparzialmente, converrà separare i monumenti in categorie, usando del me-
todo storico e compararne il valore con quei criteri artistici di cui il progresso degli studi ci
lascia disporre.

« Senza l'artista — scrivevo anni or sono — tutti gli editti consolari o ducali non sarebbero
bastati per far tracciare una linea in armonia con cento altre, o dosare la tavolozza di Paolo
Yeronese, o temprare col sorriso degli angeli i bronzi del Donatello ». Pur non sconfessando le
mie predilezioni giovanili pel valore artistico, credo di trovarmi ora d'accordo coi più competenti,
pensando che il valore principale degli antichi monumenti sia lo storico e che anche la loro
importanza relativa storico-artistica convenga determinarla con criteri e con metodo storico. Infatti
l'architettura, quand'è veramente tale, sovrana delle arti, è l'esponente più importante delle con-
dizioni sociali e politiche d'una data regione, in un dato periodo di tempo. Taluni dei suoi
ricordi, come i fondamenti romani dell'estuario veneto, o le colonne greche di Pozzuoli, divennero
perfino i capisaldi della struttura geologica dei rispettivi territori.

Alle iscrizioni nell'elenco potranno fornire indicazioni utili le guide, i manuali, i trattati
speciali in cui trovansi già noverati e descritti i principali monumenti d'Italia, ma non è dato
fidarsi di ciò che un autore o più autori hanno veduto e descritto, per più ragioni, e per quest' una
principalissima, che ben poche regioni sono state a tutt'oggi percorse in lungo e in largo col
determinato proposito di tener conto di tutti gli edifici monumentali che possono fornir materia
di studio di ogni periodo dell'arte ; e lo storiografo, reduce da un viaggio di esplorazione, forma le
sue deduzioni sugli elementi raccolti, non senza portare là sua nota di simpatia personale per
uno o l'altro edificio o gruppo di edifici, lasciando volontariamente o inavvertentemente nel-
l'ombra molti altri, e tacendo e non dando modo di supporre l'esistenza di ciò che non ha stu-
diato nè tampoco veduto. Invece dei frutti che può dare l'applicazione rigorosa di un metodo
scientifico, si otterrebbero tante diverse e disparate vagliature di opinioni individuali.

Pur giovandosi dei libri di critica come aiuto secondario, devesi dunque fare anzitutto asse-
gnamento sul metodo, il metodo storico, quel metodo eh'è al postutto una gloria della patria
nostra, metodo che permette, dirò così, di ricercare quei monumenti che, quantunque non men-
zionati nè descritti, nè tampoco veduti da alcuno, hanno la maggior probabilità di essere esistiti;
un metodo che permette di apprezzare e far apprezzare ciò che pel volgo, anche pel volgo dei
dotti, sfugge ad ogni apprezzamento.

Archivio storico dell' Arte - Anno IV, Fase. VI.
 
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