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Archivio storico dell'arte — 5.1892

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Fasc. I
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Malaguzzi, Francesco: I Parolari da Reggio e una medaglia di Pastorino da Siena
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https://doi.org/10.11588/diglit.18091#0068
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I PAROLARI DA REGGIO E UNA MEDAGLIA DI PASTORINO DA SIENA

37

1529, 18 settembre, Reggio.
(Fuori: come nella lettera precedente).

Ill.mo et Ex.ra0 S.or mio osser."'0 ho visto quanto V. Ex."* mi scrive per la sua di XIII del presente,
et inteso quanto sia el desiderio di quella si expedisca lo horologio di che si fa mentione in essa littera,
a la quale rispondo che non cesso di solicitare tale expeditione, et ho postpose ogni altro laborerio
per satisfare a quella. Et finito che sera subito senza altra replica lo portaro a V. Ex." a la quale
humilm.1' mi racomando. Regij XVIII septembris MDXXVII1I.
De V. S. 111.""

Deditiss." servo Hier.mo Parlare
M.'" de horologij.

1529, 24 settembre, Reggio.

ni."0 et Ex."'0 S.or osser.'"" Respondo alla di V. 111.'"" S. di XXII del presente chel decimo di
prossimo verro a quella con l'horologio tanto desiderato, circa quale, giorni e notte non ho cessato
dal primo aviso in qua, ne di presente cesso di lavorare per darli fine, et farli cosa grata, spero in
dio che esso horologio piacerà a V. Ex.'1" et altro non è stato mio studio se non di satisfarla, et bene
et presto. Et a V. 111."* S. humilmente mi racomando. Regij XXIIII sept/* 1529.
De V. 111."" S.

Devotiss.*0 servitore Ilici'.'"" Pai-lare
M.'" de horologij.

1530, 3 maggio, Reggio.

(Fuori) Allo Illm."'° S.v Ducha di Mantua.

111.'"" S." in risposta quanto me scrive V. Ill.ma S.r" che acunca 1 lo reloge, il concaro ma in terni ine
de duj giorno non lo pose acuncare, quela il manda a tore fra dece ho dodege giorno che sira acunco,
altro non diro V. 111."" S."1 mi racomando et li baso la mano comò umilo servitore, et me perdona
al mio scrivere. Di reggio a li 3 maij 1530.
D. V. S.

Jeronime M." da areloge.

Copia lett. libro 300. — 1530, 15 novembre.

A M.™ Hieronimo di horloglij.

M.'° hier.m" amico char."10 perche ho donato al DI."" S. Duca de Milano l1 horologlio che a Bologna
hebbi da Mes. Cherubino vostro fratello, me ne bisogna un altro e lo vorrei adesso se fusse possibile,
unde vi spaccio questa per mio cavallaro a posta. Se ne havete alcuni de fatti che sia buono et justo
vogliate farlomi havere, mandandolo o portandolo voi che ve lo pagharo cortesemente, se non ne havete
de fatti ne de principiati siate contento de farne uno più presto che sia possibile della sorte propria
ehe era quello che me diede mes/ Cherubino, avisandomi il termino che volete a fornirlo, et se vi
bisognano dinari per lavorare o per capara datemene aviso che ve ne manderò, et fate sopra il tutto
e'ie io sia servito bene et presto ne torro uno sia de che sorte si voglia purché bono et justo, se bisogna
farlo a posta perchè non n' abbiate ne de fatti, ne de principiati fatelo nel modo et forma die era
l'altro, et lo sto spettando, me vi offero disposto a farvi sempre piacere.

Da Mantua alli XV de novembre MDXXX.

*
* *

Cherubino Parolari o Sforzani, fratello di Girolamo, è stato rilevato qualche volta dopo che
81 potè precisare che desso è quel maestro Cherubino che Benvenuto. Cellini,2 non facile loda-

1 Acunca, nemicare sta forse per acconcia, acconciare, 2 B. Cellini, Vita, voi. Ili, lib. II, cap. (I. Ediz. Bet-

<'ioè finire, ecc. . toni, Milano, 1828.
 
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