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Archivio storico dell'arte — 5.1892

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Fasc. III
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https://doi.org/10.11588/diglit.18091#0227
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dunque saria molto compiacente a favorirmi qui
prima che vegga il sig.r Hamilton, 1 al quale poi
subito, se vuole, ella potrà rimetterla, come siamo
restati d'accordo.

Scusi l'importunità mia, ma l'amore di patria,
tanto possente in lei, mi discolpa abbastanza; e
credami con tutta la più verace stima e conside-
razione

Di Lei

Obbl.™0 ser." ed amico
Canova. 2

II.

Signore, [Luigi Angeloni]

1° ottobre 1815.

Domani mattina alle sette noi andiamo al Museo
coll'aiutante del governatore. 3 Mio fratello mette
un grande interesse, ch'ella fosse [sic] compiacente
dì trovarvisi per farci compagnia; perchè la sua per-
sona in questo caso specialmente può esserci di
qualche somma utilità e conforto. Mi confido sulla
sua insigne benevolenza e senza punto chiederle
scusa della libertà che mi prendo, cagionata dalle
prove dateci di amicizia, ho il vantaggio e l'onore
di essere,

Domenica

Suo obbl.mo
Ab. G. B. Canova.

III.

Roma, 13 Gen. 1816.

Stimatissimo Signore, [Luigi Angeloni]

Credo mio debito farle noto il nostro felice
arrivo in Roma 4 e quello dei monumenti spediti

1 William Hamilton, segretario della legazione in-
glese, aveva preso a ben volere il Canova e a difen-
dere pubblicamente la giustizia della sua missione.

2 L'abate G. B. Sartori (che qui firma sempre Ca-
nova), fratello uterino di Antonio. Da questa lettera ri-
sulta che l'Angeloni dovette aver parte nel redigere o
tradurre l'importante nota dell'I 1 settembre presentata
dal Canova al Congresso (pubblicata da G. Contakisi,
Canova a Parigi nel 1815, pp. 30-32).

3 II generale prussiano Miiffling, governatore di Pa-
rigi, aveva, per ricevuto ordine del principe di Met-
ternich, assegnato al Canova un suo aiutante, che nel
Museo facesse eseguire l'ordine di restituzione delle
opere d'arte.

4 Erano giunti il 3 gennaio 1816, accolti a gran
festa. E subito al Canova furono decretate insigni ono-

per terra, i quali si vanno già collocando al loro
antico sito. Io non mancai di scriverle anche da
Londra 1 e per raccomandarmi alla di lei rimem-
branza e per ripeterle i sensi della nostra grati-
tudine per le molte cure e attenzioni a noi donate,
durante il nostro soggiorno a Parigi, e nella cir-
costanza che si sono ricuperati quegli oggetti d'arte
che ora stan qui in parte e in parte verranno nella
prossima Primavera. Il Segretario di Stato e Sua
Santità hanno conosciuto i meriti di Lei in tale
occasione, ed io credo che siasi già scritto, o che
si scriva a Lei per testificarle la sovrana soddisfa-
zione. Desidero che Ella mi tenga presente alla
Sua benevolenza, assicurandole che io terrò sempre
memoria gradita della cortese accoglienza e affe-
zione per cui le piacque di onorar me, e il Fra-
tello mio, che distintamente la riverisce ed ab-
braccia.

Mi ami e mi creda col più verace attaccamento,
Ab. Q. Batt." Canova.

IV.

Signore, [Luigi Angeloni]

Ho consegnato al sig.r Lavaggi Banchiere, e
in nome deH'Em.m0 Segretario di Stato, 2 una sca-
tola d'oro, con sopra un grande Carneo rappresen-
tante Alessandro dinanzi a Diogene, ed una catena
d'orologio con onici orientali antiche, per essere
l'una e l'altra spedite alli Sig. Caccia e Blommaert
che avranno cura di farle recapitare in mano di
Lei, a cui il Card. Consalvi attesterà con propria
lettera i suoi particolari sentimenti di stima e gra-
dimento per tutto ciò ch'Ella operò in favore della
ricupera de' nostri monumenti. Io son molto lieto
di questa ben meritata prova di onore e di rico-
noscenza che le viene dimostrata dalla Corte Ro-
mana, sensibile e grata a' suoi talenti, e alle di
Lei cure amorevoli prestate in tal circostanza. Ma
una cosa che mi reca maggior piacere si è il de-
siderio, e la volontà manifestatami di riaverla fra

rificenze, e dalla S. Sede e dal Senato romano, fra cui
il titolo di marchese d'Ischia.

1 II Canova, col fratello, si era recato a Londra per
ottenervi una somma di contribuzione al trasporto degli
oggetti da Parigi a Roma; la quale fu di 200 mila lire
(V. lo studio di G. Contarini, Canova a Parigi, succitato,
p. 61).

2 II cardinal Ercole Consalvi, segretario di Stato di
S. S. papa Pio VII.
 
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