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Archivio storico dell'arte — 5.1892

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Fasc. IV
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Ricci, Corrado: Giovanni da Siena
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https://doi.org/10.11588/diglit.18091#0305

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264

CORRADO RICCI

fornasaro. Le parole di questo atto: « Per lo lavorerò di le fortece che se fano a la riva del Po,
circa le mura de Ferrara », provano che almeno procedevano gli scavi, i ripari contro la cor-
rente del fiume e le prime fondamenta. Nicolò dello Scotto s'impegnò di numerare e consigliare
« tanta quantitade de prede et de calcina, che ascenda a la summa, prozio et valore in tutto
de libre MM marchesine ». La consegna doveva cominciare nello stesso aprile. Inutile dilungarci
su questa stipulazione. Solo è da notare come in essa si dica che il furi/usuro, dal 27 di marzo
al 10 aprile, aveva consegnati a ( Ho vanni da Siena altri materiali e precisamente « miara sexan-
tatre et cinque centanara de prede et moza octantaquatro et stara v. de calcina ». 1

I lavori sopraterra, ossia i lavori apparenti, dovettero cominciare solo col 1428. Così si
giustifica la data prodotta dagli storici.

Domenico Taiamonte non fornì molto in quell'anno. All'8 novembre è registrato il suo primo
credito di 25 ducati d'oro « per xxv pezi de prede insuriana, non lavorade, per fare capitelli ».
La maggior parte dei lavori egli fece nell'anno seguente. « De' bavere adì \ v do zenaro 1429
ducati xij d'oro per octo mexole de preda, che serve per quatro poste de botaci per la crosiera
del primo cortile ». Pei prezzi delle opere d'allora e pei nomi in uso fra gli artefici del tempo,
il documento sarebbe tutto importante. La sua lunghezza ci costringe però a rilevare le cose
che possono maggiormente interessare.

« De'bavere ducati viiij d'oro por tri cochuoni de preda viva lavoradi ad le divise del
nostro Signore per la decta crosiera ». Continuano note di bancalitì de preda viva lavoradi e non
lavoradi, ili pezzi de predò per fare capitelli <■ boxe 'in ire teste, ili colonnelli ila fare le scale.
« Et de' havere ducati 1 x x v d'oro per 25 capitelli et 25 base de preda viva lavorate ad divisa
del nostro Signore ». Col 1430 e '31 il Taiamonte non cessa di fornire macigno grezzo o lavo-
rato. «Et de'avere el dicto adì xxiiij de zugno 1430 ducati lxxxx d'oro per una posta de
arme de preda viva lavorada a le divise del Signore ciò è aquila, alicornio . vorbas . cimiero cum

10 sue cornixe ». Nell'estate del '30 si lavorava di già nelle sale superiori alla loggia.

Giovanni da Siena approvò tutte le stipulazioni segnate il giorno 18 febbraio del '30.

Altri documenti possediamo intorno la fortezza di Sant'Agnese. Nell'ottobre del 1433 un
Bartolommeo di Parolario, fornaciaio, avanzò istanza al Marchese per essere compensato dei
(binili sofferti da quando due sue casupole furono occupate pei lavori del nuovo castello. Gio-
vanni da Siena confermò la supplica: « Bartholomio parolaro m'à apportado et hame aduto una
soa domanda in la quale se contenc de doe soe case poste in la contrada de San Climento
apresso la forteza de Sancta Agnese de le quale se ne occupò una per legname che se messe
dentro, che era de la fortezza in l'anno 1429 del mese di magio per insino de l'anno 1433 cum
legname ecc. Anchora se ne occupò l'altra casa et foge messo molto legname dentro che era de
la dieta fortezza, et occupasse per stalla per li cavalli del nostro 111. Signore (piando lui vegneva
ad la dieta fortezza, et toc ocupata in l'anno 1431 per insino in l'anno 1433». -' Esaudita
nel '34 l'istanza di Bartolommeo, ne fu presto avanzata un'altra di Apparuto d'Orio Apparuti,

11 quale chiedeva d'essere a sua volta compensato, perchè con la ròcca si era occupata l'area
di certe sue case bruciate nel 1425 e se n'erano presi poi i materiali per usarli nella costru-
zione della ròcca stessa. :!

Dai documenti riassunti o prodotti sembra che Castel Nuovo o di Sant'Agnese cominciato
nel 1427 fosse compiuto nel 1433. Altre notizie tratte dai libri dell'Archivio di Stato di Modena
mostrano come nel 1435 fossero fatti nuovi lavori di rinforzo o d'ampliamento o di riparo alla
ròcca. Nicolò III scriveva da Copparo a'suoi fattori (21 agosto): « M.° Zohanne da Siena nostro
inzignero ce ha scripto una lettera..... Volemo che mandati per dicto M.° et che da quello pi-
gliati informatione del modo se ha ad tenere in bavere el palarne del quale lui ce scrive, advi-

' Ardi, di Stato in Modena - Camera marchionale - Registro ili Mandati, 1434-85, c. 26.

Liber loeationum, datiorum et fideiussionum el obliga- Ardi, di Stato in Modena - Camera marchionale -

tionum camere, 1423-1434, e 65r. Registro per In officio <!<■ in Exaetoria, 1426-39, e. in.

'-' Ardi, di Stato in Moderni - Cameni marchionale -
 
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