IL LEONE DI SAN MARCO
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cattedrale di Salerno e del San Paolo fuori le mura di Koma), o quelle del secolo xn del mausoleo
di Boemondo a Canosa, greco-saracene (nelle quali l'elemento animale decorativo è sempre il
leone, sebbene grottesco), troveremo nelle porte maggiori di bronzo della cattedrale di Troia in
Capitanata, opera del 1100, trasfuso, in forme ardite e forti, ben diverse dal liscio lavoro bizan-
tino o dallo stiacciato saraceno, un sentimento artistico sanamente fantasioso. Altri magnifici mo-
numenti dell'arte fusoria del secolo xn sono le porte di Barisano della cattedrale di Trani, senza
parlare dei monumenti congeneri di Benevento, di Monreale, di Eavello, di Pisa, del Laterano e
di San Clemente a Casauria, delle innumerevoli campane ed altri oggetti in bronzo del medio evo.1
FONTANA DEI LEONI NELL'ALI!AMBRA.
« L'habilité des fondeurs du xn° siècle surpassait tout ce qui a été fait dans l'antiquité et
depuis lors » scriveva Yiollet-le-D.ilc, giudizio il quale ò perdonabile nella sua esagerazione,
1 La stossa lupa capitolina fu giudicata opera roma- Questo infatti in corti punti del labbro della squarcia-
nica da Burckhardt e Bodc. "Winckelmann invece, De tura ha una grossezza inferiore ai duo millimetri, e
Brosses e molti tra i moderni, credono sia quella che riesce spiegabilissimo come l'acqua penetrando da qual-
Dione Cassio e Cicerone raccontano essere stata colpita che cavita di fusione, o assorbita capillarmente, fornisse
da un fulmine; il Fea dichiarava al suo tempo di non materiale alla formazione dell'ossido, già fomentata dallo
poter spiegare la causa della squarciatimi che presen- condizioni elettriche dei due metalli in contatto. Ingros-
tano ambedue le zampe posteriori della lupa capitolina; sandosi a una paginetta per volta, la ruggine dol ferro
Brami l'attribuiva a difetto di fusione. finì collo squarciare il bronzo della zampa, in quei punti
Nell'esaminare la lupa capitolina ho notato che lo dove presentava minoro resistenza,
sforzo producente la squamatura è progressivo o gene- Molto altre avario presenta l'antico bronzo, ma sono
rato dalla ossidazione dello anime o sbarre di ferro che dovuto alla imperfetta fusione e ai rattoppi conseguenti,
formano scheletro alle zampe o che sembrano essere non già ad alcuna ricomposizione avvenuta nel cuore
state adoperate dal fonditore per economizzare il bronzo. dol medioevo, quando (come congettura il dott. Holbig
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cattedrale di Salerno e del San Paolo fuori le mura di Koma), o quelle del secolo xn del mausoleo
di Boemondo a Canosa, greco-saracene (nelle quali l'elemento animale decorativo è sempre il
leone, sebbene grottesco), troveremo nelle porte maggiori di bronzo della cattedrale di Troia in
Capitanata, opera del 1100, trasfuso, in forme ardite e forti, ben diverse dal liscio lavoro bizan-
tino o dallo stiacciato saraceno, un sentimento artistico sanamente fantasioso. Altri magnifici mo-
numenti dell'arte fusoria del secolo xn sono le porte di Barisano della cattedrale di Trani, senza
parlare dei monumenti congeneri di Benevento, di Monreale, di Eavello, di Pisa, del Laterano e
di San Clemente a Casauria, delle innumerevoli campane ed altri oggetti in bronzo del medio evo.1
FONTANA DEI LEONI NELL'ALI!AMBRA.
« L'habilité des fondeurs du xn° siècle surpassait tout ce qui a été fait dans l'antiquité et
depuis lors » scriveva Yiollet-le-D.ilc, giudizio il quale ò perdonabile nella sua esagerazione,
1 La stossa lupa capitolina fu giudicata opera roma- Questo infatti in corti punti del labbro della squarcia-
nica da Burckhardt e Bodc. "Winckelmann invece, De tura ha una grossezza inferiore ai duo millimetri, e
Brosses e molti tra i moderni, credono sia quella che riesce spiegabilissimo come l'acqua penetrando da qual-
Dione Cassio e Cicerone raccontano essere stata colpita che cavita di fusione, o assorbita capillarmente, fornisse
da un fulmine; il Fea dichiarava al suo tempo di non materiale alla formazione dell'ossido, già fomentata dallo
poter spiegare la causa della squarciatimi che presen- condizioni elettriche dei due metalli in contatto. Ingros-
tano ambedue le zampe posteriori della lupa capitolina; sandosi a una paginetta per volta, la ruggine dol ferro
Brami l'attribuiva a difetto di fusione. finì collo squarciare il bronzo della zampa, in quei punti
Nell'esaminare la lupa capitolina ho notato che lo dove presentava minoro resistenza,
sforzo producente la squamatura è progressivo o gene- Molto altre avario presenta l'antico bronzo, ma sono
rato dalla ossidazione dello anime o sbarre di ferro che dovuto alla imperfetta fusione e ai rattoppi conseguenti,
formano scheletro alle zampe o che sembrano essere non già ad alcuna ricomposizione avvenuta nel cuore
state adoperate dal fonditore per economizzare il bronzo. dol medioevo, quando (come congettura il dott. Holbig