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Archivio storico dell'arte — 5.1892

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Fasc. IV
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Fasc. V
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Gnoli, Domenico: La Cancelleria ed altri palazzi di Roma attribuiti a Bramante
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https://doi.org/10.11588/diglit.18091#0389
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LA CANCELLERIA LI) ALTRI PALAZZI DI KOMA 343

suo fratello maggiore, il palazzo Riario.1 Solo il cortile, affatto diverso da quello della Cancelleria,
è opera d'arte bramantesca, e probabilmente del gran maestro.1

Già a molti scrittori non era sfuggita la
differenza clic corre tra il palazzo della Cancel-
leria e tutte le altre opere di Bramante; ma il
preconcetto che fosse storicamente indiscutibile
l'autore del palazzo, ha loro impedito di trarre
le naturali conseguenze dalle premesse. Il Gey-
mfiller attribuiva dapprima a Bramante la casa
di Giampietro Turchi incontro al (Inverno Vec-
chio; ma poi osservandola meglio, e raffrontan-
dola «ai magnifici lavori di Bramante in Lom-
bardia » conchiudeva non poter esser sua un'opera
dai rilievi e dai profili così timidi « nonostante
la sua grande somiglianza co' duo palazzi del
Bramante in Roma». 11 Geymuller ha perfetta-

1 Pongo qui unii nota clic veramente nvrclibe do-
vuto trovarsi nel mio primo articolo, a pag. ls;; (li questo
volume. Ivi dicevo clic del palazzo del cardinale Adriano
non si hanno documenti prima del 1504; ma dovevo
aggiungerò che nel libro L'Oscillale ili Saniti Mariti
dilla ('onsttlazitiiif ili Ruma, per Pimo Punicei.i (Imola,
tip. (iuleati, 1879), a pag. 50, in nota, ni legge:

« Sopra questo terreno e sugli altri adiacenti alle
(inizio e Consolazione, la Compagnia concesso vario
volte il permesso di scavare, come appresso, dal volume
degli Estratti e dai libri dogi'lstromenti in arc hivio.

« 1496, 1 I aprilis.

« Domini Guardiani et Comerarius concesserunt rev.
doni. Iladriano de ( 'orneto protonotario apostolico plenam
potestateni fodendi cxtruhoudi et reniovendi lapidai
marmoreas et tiburtinas, statila» quae reperiri possunt
in ortis dirti hospitalis, prò fabrica ejusdem d. Hadriani
in via Alexandrina burgi s. l'etri, eum pactis, i te. ».

Secondo questo documento, dunque, il palazzo sa-
rebbe stato già in costruzione nell'aprile del 14!)l>, cioè
più di tre anni avanti alla venuta di lìramante in Roma;
ma non ebbi il coraggio di servirmene, quantunque
giovasse al mio assunto, perchè messo in sospetto da
queir indicazione di via Alexandria*, via che fu aperta
sulla fine del 149!), e elio nel 141)0 non esisteva ancora.
In seguito ho potuto eseguire accurate ricercho nel-
l'archivio di detto ospedale, ho esaminato il libro degli
Astratti, quel lo degl' I strinile n ti e diversi cataloghi, ma
di questo istromonto non m'è riuscito trovar traccia.
L'ho ricorcato inutilmente anche all'Archivio di Stato,

negli atti del notaio Do Setonioì (141)4-1300), che ro-

. , _ , . , ,. ,. . , CASA DEI. SEC. XV IX PIAZZA DELLA ROTONDA
gava oer detto ospedale. Il materiale d archivio pel ,„ ..........

° 1 r (Fotografia dell 'Archi no).

lavoro del Pericoli fu raccolto da Girolamo Amali.

* Il Redtenhachkr (Die Architektur der Hai. Ueiiaiasuiiee. Frankfurt, ISSO), nota a pag. 324 cho nel cortile
di questo palazzo si trovano per la prima volta le finestre collo cosidette orecchie agli angoli superiori, sul
modello delle finestre del tempio di Vesta, a Tivoli.

LOCANDA DEL SOLLE
 
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