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Archivio storico dell'arte — 5.1892

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Fasc. VI
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Orioli, Emilio: Il Foro dei Mercanti di Bologna
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https://doi.org/10.11588/diglit.18091#0437

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IL FORO DEI MERCANTI DI BOLOGNA

EI pregi artistici di questo edifizio, detto volgarmente
« la Mercanzia », uno dei più belli ed eleganti di Bo-
logna, è stato scritto a sufficienza, ed io non potrei che
inutilmente ripetere quanto hanno detto competentissimi
scrittori. Essi però subito si trovano incerti e non con-
cordi nel determinare il tempo preciso in cui s'innalzò
questa fabbrica, e quale fu l'architetto che ne diresse la
costruzione, cose che mi propongo possibilmente di met-
tere in chiaro. Per cominciare infatti da Gaetano Gior-
dani 1 che, pel primo, con larghezza ha trattato di questo
argomento, egli scrive che l'Università delle Arti nel 1439
comperò per intero il Carrobio, che in parte era proprietà
del pubblico; di modo che in quell'anno soltanto si devo
ritenere che il Foro dei Mercanti si rifabbricasse nell'or-
dine che anche oggi si ammira. Enumera poscia gli architetti che possono aver prestato l'opera
propria noli' innalzare l'edificio, e cioè frate Andrea Manfredi, Antonio di Vincenzo e Bonino ;
ma essi, come è noto, fiorirono sulla fine del secolo xiv, e nel 1439 erano da tempo calati
nella tomba. Poscia, il Guidicini, 2 riportando un'asserzione di Masini, ammette egli pure es-
sersi comperato dall'Università delle Arti nel 1439 il Carrobio, soggiungendo che in quell'anno,
fu cominciata la costruzione dell'attuale edificio, che non potò essere condotto a termine che
fino verso il 1400. Dello stesso avviso di Giordani è anche l'illustre prof. Giuseppe Ceneri.8
Finalmente il eh. prof. Corrado lìicci, 4 che ha messo in luce tanti punti oscuri e controversi
della storia artistica bolognese, qui non ha potuto valersi che della cronaca Barbieri, la quale
manoscritta si conserva nella biblioteca Gozzadini, e colla scorta di essa cronaca ha ammesso
egli pure come data della costruzione della Mercanzia l'anno 1439, ed in seguito a ciò ha cer-
cato per ipotesi di stabilire quale fosse l'architetto che la costruì. Esclusa come insostenibile,
riguardo al tempo, l'ipotesi del Giordaniche vorrebbe autori della Mercanzia frate Andrea Man-
fredi o maestro Antonio di Vincenzo, secondo l'opinione sua invece l'architetto dovrebbe essere
stato maestro Fioravante Fieravanti, che, nel 1425, avendo eseguito rilevanti lavori intorno al
palazzo del Comune, può benissimo avere architettato anche la Mercanzia per le somiglianze che

1 Giordani C. Notizii intorno al Foro dei Mercanti
ili Bologna, volgarmente detto la Mercanzia; Bologna,
1836, p. 3.

- Qmpioim ((., Cose notabili 'li Bologna, t. V, p. 112.
1 Ceneri Ci., Il Foro dei Mercanti, in «Albo a memo-

Aerlnrin sltn-h'u >M l'Arte - Anno V, Fuse VI.

ria dell'Augusta presenza di Nostro Signore Pio IX in
Bologna l'estate del 1857 », p. 70.

4 Ricci C, Guida 'li Bologna; X. Zanichelli, 1886,
p. 1)7; e Fieravante Fieravanti, in « Archivio storico del-
l'Arte », anno IV, fuse. II.
 
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