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Archivio storico dell'arte — 5.1892

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Fasc. VI
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Ridolfi, E.: La basilica di San Michele in Foro in Lucca
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https://doi.org/10.11588/diglit.18091#0457

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LA BASILICA 1)1 SAN MICHELE IN FORO IN LUCCA '

a basilica di San Michele in Poro è fra le antiche basiliche
lucchesi la più cospicua e importante dopo quella di San Pre-
diano, e con essa va citata in tutte le storie d'arte; ma
non è solo dovuto alla bellezza del monumento, sibbene
all'epoca remotissima cui venne attribuita, per opera prin-
cipalmente del conio Giulio Corderò di San Quintino, che
nel suo notevolissimo studio sull'architettura italiana du-
rante la dominazione longobarda, dato in luce nel 1829,
proponeva la chiesa di San Michele, dopo quella di San Fre-
diano «qua! altro esemplare dell'architettura italiana pro-
pria dei secoli nei (piali ebbe dominio fra noi la nazione
dei Longobardi », dichiarandola « un primo saggio del risor-
gimento dell'architettura, e del passaggio che fece poi nel
secolo seguente verso la maniera gotica ». '
E il plauso riportato dal lavoro del Corderò e il noto valore di lui, fecero sì che i suoi
giudizi sulle chiese lucchesi si adottassero quasi universalmente da chi scrisse di poi, e perdu-
rassero a lungo nella storia dell'arte. Senonchè, mentre nel dotto suo ragionamento svolse il
Corderò delle belle e giudiziose considerazioni, e pose con esse basi più certe di quelle (die
prima si avesse la storia artistica di quegli oscurissimi tempi, non fu poi felice negli esempi
ai quali ebbe ricorso, nel recare innanzi cioè i monumenti cui appoggiare le considerazioni e
conclusioni sue. Cosi per le chiese lucchesi, dall'aver troppo fidato nei documenti, allora posti in
luce, della lor prima fondazione, che le facevano risalire appunto a quell'epoca delle cui fab-
briche andava faticosamente in traccia, fu tratto a non impiegare sufficiente oculatezza nell'esa-
minarle e giudicarne ; laonde le sue argomentazioni intorno ad esse non ressero dinanzi ad una
critica pivi accurata, e come già provammo per la basilica di San Frediano, così per questa di
San Michele vedremo erronee le conclusioni sue.

Non è maraviglia che una gente guerriera come la longobarda eleggesse a suo speciale

1 Essendo a cognizione che si stillino studiando al-
cuni restauri da eseguirsi intorno alla basilica di Man Mi-
chele in Foro nella città di Lucca, mi è sembrato clic
possa riuscire n qualche utilità il rendere di pubblica
ragione le memorie da me rintracciate intorno a quel-
l'insigne monumento medioevale, e lo considerazioni
svolte nello studio di osso. E un capitolo di un lavoro
sulle basiliche medioevali della provincia lucchese, al
quale diedi opera già più anni addietro, e (die rimane

ancora niellilo per cause indipendenti dalla mia volontà :
ma (die spero potrà presto uscire in luce, adempiendo
(per quanto lo comportano le mie forze) al desiderio
replicatamele espresso da molti amatori dall'arte, (die
tali importanti monumenti fossero fatti soggetto di ac-
curato studio.

'-' Corderò, Dell' itiilimni architettura durante hi do-
minazione longobardica; Brescia, 1829, p. -ò6 o 266.
 
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