LUIGI CAPPONI DA MILANO SCULTORE
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il G-amurrini, che vide l'archivio di casa Bonsi, la cappella fu eretta nel 1470, al tempo che
era aliate di Sari Gregorio il Negroni. Sappiamo dai diari del Burcardo che Antonio Bonsi
fece solenne ingresso in Roma, dove era destinato oratore o ambasciatore della Repubblica
WgPS* c=3 ^J-'-J'Z- crii »jffiiX.zWFn
debebas tvmvlvm misebae binate parenti
vertit ET officivm si TrBl rapta dies
Tv tamen ante ocvlgs 3emper versabere • non hoc
mors qvae te rapvit tollet ikiqva MEHI*
IN TÈ EGO reddeear • poteram post fvnera DICI
Vivere-sepva.e5ent si tibi fata modvm-
AOVIBVS EXCL/s7s medio DE flore f/ventae-
CORPIS iter sine v.Z nec redityrvs^bis-
NvJlC tva. ovae pepe»!! genitfux DAT.-'.fBRA sepvlchpo
iìat lachrymas c'valf.s non ded1t vela parens-
qvamv1s ese oveant aliqva haec SOLATIA anatri
qvod praetlr c1meres HIL teg1t vrna tvi ■
lOANHI 3aptistae .militio patricio R.omaiio dvm
TlOREBAT esenta virt7te homoribvs Dr/ITIIS
Primisq.- hymeneis ihtekgoepto lvcpetia maxima
Infelicissima mater posvit-aii-sal-m-d-vii
MONUMENTO DI G. BATTISTA DE1 CAVALIERI
all'Aracoeli
(Dai Monumenti del Tosi).
fiorentina, a' 27 gennaio 1498. Se si osservi che nell'altare abbiamo solo una marca colle
lettere M. B., Michele Bonsi, e il monumento invece è pe' due fratelli, pare doversene argo-
Bonsi, a1 4 maggio del 1598, faceva descrivere dal no-
taio Curzio Saccoci De Sanctis il monumento Bonsi, che
si trovava ancora nella cappella di San Gregorio (Atti
del not. Curzio Saccoci De Sanctis, voi. 1549, car. 334
e 335 v.°).
La famiglia Bonsi si stabilì in Roma: ebbe case in
via de' Pontefici, una vigna presso la chiesa di san Vito,
un palazzo sotto la chiesa della Trinità de' Monti. L'abate
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il G-amurrini, che vide l'archivio di casa Bonsi, la cappella fu eretta nel 1470, al tempo che
era aliate di Sari Gregorio il Negroni. Sappiamo dai diari del Burcardo che Antonio Bonsi
fece solenne ingresso in Roma, dove era destinato oratore o ambasciatore della Repubblica
WgPS* c=3 ^J-'-J'Z- crii »jffiiX.zWFn
debebas tvmvlvm misebae binate parenti
vertit ET officivm si TrBl rapta dies
Tv tamen ante ocvlgs 3emper versabere • non hoc
mors qvae te rapvit tollet ikiqva MEHI*
IN TÈ EGO reddeear • poteram post fvnera DICI
Vivere-sepva.e5ent si tibi fata modvm-
AOVIBVS EXCL/s7s medio DE flore f/ventae-
CORPIS iter sine v.Z nec redityrvs^bis-
NvJlC tva. ovae pepe»!! genitfux DAT.-'.fBRA sepvlchpo
iìat lachrymas c'valf.s non ded1t vela parens-
qvamv1s ese oveant aliqva haec SOLATIA anatri
qvod praetlr c1meres HIL teg1t vrna tvi ■
lOANHI 3aptistae .militio patricio R.omaiio dvm
TlOREBAT esenta virt7te homoribvs Dr/ITIIS
Primisq.- hymeneis ihtekgoepto lvcpetia maxima
Infelicissima mater posvit-aii-sal-m-d-vii
MONUMENTO DI G. BATTISTA DE1 CAVALIERI
all'Aracoeli
(Dai Monumenti del Tosi).
fiorentina, a' 27 gennaio 1498. Se si osservi che nell'altare abbiamo solo una marca colle
lettere M. B., Michele Bonsi, e il monumento invece è pe' due fratelli, pare doversene argo-
Bonsi, a1 4 maggio del 1598, faceva descrivere dal no-
taio Curzio Saccoci De Sanctis il monumento Bonsi, che
si trovava ancora nella cappella di San Gregorio (Atti
del not. Curzio Saccoci De Sanctis, voi. 1549, car. 334
e 335 v.°).
La famiglia Bonsi si stabilì in Roma: ebbe case in
via de' Pontefici, una vigna presso la chiesa di san Vito,
un palazzo sotto la chiesa della Trinità de' Monti. L'abate