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Archivio storico dell'arte — 6.1893

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Fasc. II
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Fabriczy, Cornelius von: Il libro di schizzi d'un pittore olandese nel Museo di Stuttgart
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https://doi.org/10.11588/diglit.18092#0161
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IL LIBRO DI SCHIZZI D'UN PITTORE OLANDESE NEL MUSEO DI STUTTGART 123

tolotti, Artidi lombardi in-Roma, t. I, p. 343). Segue più a destra, dopo un gruppo di
case che non destano la nostra curiosità, la chiesa di 8. Adriano, veduta mezza davanti e
mezza di fianco, coll'alto campanile (distrutto fra il 1536 e 15(55, poiché si scorge ancora
su alcuni dei disegni dell'Heemskerck, II, 12 e 79) a destra della facciata, e con quest'ultima
raffigurata in modo alquanto diverso da quello come esiste oggidì. Della vecchia chiesa di
S. Martino e del suo portico (cfr. Heemskerck, II, 12 r. e 79) non si scorge nulla. Sull'estremo
margine destro del nostro diseguo vediamo indicata nel piano di dietro, la colonna Traiana
e sorgente sopra il tetto di S. Adriano una parte della cupola di S. Maria di Loreto. 11
piano di dietro del mezzo del nostro disegno è occupato dal colle Capitolino; a sinistra la mole
del palazzo Senatorio colle sue tre torri, quella alta di mezzo raffigurata nello stato primi-
tivo, innanzi la sua ricostruzione sotto Gregorio XIII nel 1579, e le due più basse sugli
angoli destro e sinistro del palazzo, coronate di merli. A destra del palazzo si vede una
parte della nave principale, la nave trasversale ed il coro di S. Maria in Aracoeli, colla sca-
linata che conduce alla porta della nave laterale destra che vi fu praticata nel 1564, vicino
proprio al braccio meridionale della crociera della chiesa, e con campanile non tanto alto,
situato all'angolo della croce e nave laterale settentrionali. Infine dietro e sopra l'arco di
Settimio Severo e S. Giuseppe de' Falegnami si scorgono le alte mura dei fabbricati accom-
pagnanti la salita del Campidoglio e la via di Marforio. Dalle date sopra riportate segue
che il nostro schizzo fu rilevato fra gli anni 1564 e 1579.

fol. 93, n. 242, a. 193, 1. 28. Disegno a penna eseguito nella maniera del precedente,
e recante una veduta di S. Maria iu Aracoeli e del Campidoglio, presa dal pie della scala
che conduce alla facciata della chiesa. La metà sinistra del foglio è occupata da quest'ultima,
veduta proprio di faccia, e dalle mura di fondamento del colle di Aracoeli. Sull'alto muro
della nave mediana si vedono raffigurati sopra le tre porte i tre rosoni: i due laterali come
esistono oggidì, il terzo, ora murato, più grande e di forma più ricca, appartenente a epoca
posteriore (cfr. Platner, Descrizione della città di Roma, III, 1, p. 350). Fra questo e il
rosone che corrisponde alla nave laterale sinistra, si vede appiccato al muro un curioso
orologio enorme. La metà destra del foglio presenta la prospettiva del Campidoglio. Alla cor-
donata ed alla balaustrata che chiude sull'alto la piazza manca, ancora l'ornamento delle
statue collocatevi solo dopo il 1583, anzi parte nel 1650. Della celebre palma e dell'obe-
lisco d'Aracoeli non si scorge nulla (l'ultimo era già caduto in terra quando il Boissard
soggiornò a Roma (1558-1561): « super coemeterio jacet obeliscus » scrive egli nella sua
Topografìa (I, 46). Sopra l'orlo superiore della cordonata vediamo emergere la metà superiore
della statua di Marco Aurelio, dietro essa il palazzo Senatorio colla vecchia torre nel mezzo
e la parte merlata a guisa di bastione sull'angolo a sinistra (la parte corrispondente all'an-
golo destro del palazzo è nascosta dietro qualcosa che si potrebbe ritenere per un tavolato,
dietro il quale si sta fabbricando e restaurando l'edificio). Sul corpo di mezzo del palazzo,
fra le due torri o bastioni laterali, si scorge ancora il balcone, ossia ballatoio ricorrente
tra i due piani principali (raffigurato molto più distintamente che sullo schizzo dell'Heems-
kerck, II, 72 r., riprodotto dal Michaelis nel Bullet. archeol. geriti., 1891, p. 11, fig. 2), come
anche il vecchio basso mezzanino sopra il secondo piano. Sul margine destro del foglio
vediamo l'angolo anteriore del nuovo palazzo dei Conservatori, sull'attico del quale si trova
già collocata una statua. Per fissare l'epoca dell'origine del nostro disegno non occorre se
non rammentarsi che la « gran cordonata » insieme colla balaustrata superiore furono
eseguite sotto Pio IV (1559-1566), che la facciata del nuovo palazzo de' Conservatori fu finita
nel 1568, e che alla vecchia torre del palazzo dei Senatori venne da Gregorio XIII nel 1579
sostituito il campanile attuale per opera di Mart. Lunghi (cfr. Michaelis, I. cit.). Il nostro
schizzo, per conseguenza, fu disegnato fra il 1568 e 1579.

fol. 94, n. 245, a. 19.5, 1. 28. Disegno nella maniera del n. 235. Areduta del Colosseo
(in misura piuttosto piccola) presa dall'altezza del convento di S. Bonaventura alla Polve-
riera, la quale non offre nulla di rilevante.
 
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