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Archivio storico dell'arte — 6.1893

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Fasc. II
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Recensioni
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https://doi.org/10.11588/diglit.18092#0183

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RECENSIONI

145

diligenza per render utile il suo libro, come si vede
dalle altre appendici.

Paolo Fontana.

Giovanni Felice Pkhi. La vita e le opere di Piero della
Francesca. Prefazione di Vincenzo Fanghini. —
Sansepolero, tip. Becamorti e Boncompagni, 1892.

Se FA. ha voluto raccogliere un gran numero
di dati su Piero della Francesca, egli in ciò è in
buona parte riuscito ; ma non crediamo che il suo
lavoro, per il modo come fu condotto, possa get-
tare nuova luce sulla vita e sulle opere del sopra-
citato artista.

Siccome 1' esaminare punto per punto codesta
monografia sarebbe rifarla da principio, il che
non è compito nostro, ci limiteremo ad accennare
taluni dei principali motivi per i quali non accet-
tiamo parecchie delle conclusioni dell'A.

Innanzi tutto giova osservare che egli si è la-
sciato trasportare dalla passione di concittadino,
e, più che un lavoro storico-critico, ha scritto il
panegirico di Piero della Francesca; per modo che
la morale della sua opera sarebbe questa: Senza
Piero della Francesca l'arte non avrebbe progre-
dito e le creazioni dei suoi antecessori sarebbero
restate senza frutto.

Inoltre l'A. ci presenta un'accozzaglia di cita-
zioni senza però vagliare l'importanza e l'autorità
di queste fonti, ma considerandole tutte ugualmente
ed accettandole senza beneficio d'inventario.

Infine, spesse volte, egli pone a base delle sue
argomentazioni un'affermazione che non è raffor-
zata da documenti o da fatti certi, per cui le sue
conclusioni sono di attendibilità molto relativa.

In quanto alla prefazione, scritta dal signor Fun-
ghini, essa non è altro che un elogio esagerato
dell'A. 0 il signor Funghini non ha cognizioni
del metodo da seguirsi nelle ricerche storiche, o
ha scritto una semplice lettera di cortesia.

Luis S. Kodriguez.

Federico Berchet. Relazione degli scavi in piazza San

Marco. — Venezia, Fratelli Viaentini, 1!S(J2.

L'A. espone semplicemente i risultati dello
scavo eseguito per la ripavimentazione della piazza
San Marco in Venezia.

Per esso si potò stabilire la superficie delle tre
piazze che si succedettero innanzi alla basilica,
essendosi rinvenuto un lungo tratto dell' antico ca-
nale Batario, le imposte del ponte rispettivo nonché
le tracce delle quarantatre arcate del portico me-
ridionale dello Ziani.

L'A. trova poi singolare la scoperta di un an-
tichissimo pozzo, senza banche, scavato tra le fon-
damenta del menzionato portico. Oltre a ciò venne
in luce un grande bacino sabbioso da pozzo ed
anche alcuni conduttori che possono essere stati,
secondo l'A., i cassoni d'uno o più pozzi; quindi
l'intiero perimetro delle banche di creta — grosse
m. 1.10, — le quali abbracciavano un bacino — lungo
m. 91.60 e di larghezza varia, essendo largo m. 27.20
verso l'Ascensione e m. 39.50 verso la basilica —
che può benissimo aver servito ai due pozzi an-
tichi di piazza San Marco; e, finalmente, la canna,
del diametro di m. 2.25, del pozzo verso l'Ascen-
sione, in capite brolii, mentre della canna del pozzo
verso la chiesa di San Marco non si trovò traccia.

La costruzione di questi pozzi essendo avve-
nuta circa il 1491, sotto il dogado di Agostino
Barbarigo, e occupando essi la superficie di
i m. q. 3800 nel centro della piazza, non si potè rin-
venire alcun avanzo dell'antica chiesa dei Ss. Ge-
miniano e Mena, che deve aver esistito di fronte
alla chiesa di San Teodoro, presso il rivo Batario,
ì nella stessa isola.

L'A. pone come appendice alla sua relazione
gli articoli di Giovanni Saccardo, che furono già
pubblicati nel 1888 dal periodico La Difesa.

Luis S. Kookiguez.

Giuseppe Biadego. I Giolfìni, pittori, e una scrittura ine-
dita di Michele Sanmicheii. Estratto dal Nuovo Ar-
chivio di Sfuria, tomo IV, parte I. — Venezia, Fra-
telli Visentini, 1892.

Nell'archivio del Comune di Verona, nella bu-
sta 142, n. 210, esiste un processo manoscritto in
carattere del secolo xvi, intitolato: «Pro Mag.'" Co-
munitate Veronae contro Gregorium et litis con-
sortes de Summa Campanea occasione Clavicae
S" Antonij. » La lite a cui si riferisce sorse in
| seguito della demolizione del muro della cittadella
a sinistra, fuori dei portoni della Bra, inquantochò
j eseguito l'appianamento del fosso ed in conseguenza
I rimanendo senza scolo le acque dei dintorni, ne
 
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