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Archivio storico dell'arte — 6.1893

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Fasc. III
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Supino, Igino Benvenuto: I maestri d'intaglio e di tarsia in legno nella primaziale di Pisa
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https://doi.org/10.11588/diglit.18092#0200

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162

IGINO BENVENUTO SUPINO

venticinque larghi « li quali si li mandonno per Gherardo del Chantello, e sono per parte
d'una sedia detta de'Priori »;1 infine, che ai 23 d'aprile dello stesso annosi spesero lire 18,
soldi 9 e denari 8 alla gabella maggiore di Pisa, « sono per gabella di ditta sedia ».2 Dovette
però egli certo tornare a Pisa in quest' epoca, per concludere insieme a Baccio Pontelli un
accordo per la cappella da farsi in Camposanto alla memoria di Filippo de'Medici, arcivescovo,
il qual accordo, oltreché recar nuova luce sui lavori eseguiti da questi due maestri d'intaglio
e di tarsia, ci dimostra, che anche avanti di andare a Urbino, l'architettura fu dal Pontelli
esercitata in Toscana; c noi, nel pubblicarlo integralmente, dobbiamo avvertire che a molte
partite, nell'originale, son fatte in calce le osservazioni d'altro carattere, forse di mano di
chi ordinava ai due artisti il lavoro o di quel Leonardo Vernagalli,3 di cui si parla all'ul-
timo della scritta, e che pare dovesse essere giudice dell'opera; osservazioni che noi, a mag-
gior intelligenza del lettore, trascriveremo in corsivo.

« Amo accordo fatto chon maestro Francesco di Giovanni daFirenza e Bartalomeo di Fino
da Firenza della cappella che ss'à a ffare in Campo Santo, la quale lassò la beneditta memoria
di messer Filippo de' Medici, arciveschovo di Pisa, l'anno 1475, al pisano, del mese d'ottobre.

« In prima la cappella de' essere Imi glia braccia 27 V2 largì la braccia 19, murato di mattoni
alta braccia 19, misurando dal muro di fuori grossi al muro... di braccia, buoni, arici, pietre

a nostra elessione.

« E più due faccio, l'una di verso al duomo, l'altra di verso la casa del- murata di mattonì
l'Opera; à ossei* lavorata di marmo per lo medezimo modo è il Camposanto in nei medesimo
dal lato di fuori, foderata di marmi.

« E più il tetto di ditta cappella anno a tiare in tavoletti d'abeto e tra- propio.
vicelli e altri lcngniami va a ditto tetto d'abeto o di ehastangnio, come parrà a'maestri e per
coperta taule di castangnio, tocchando l'una l'altra, andando con ditto tetto sul cormiugniolo
del tetto di Canpo santo, come mostra il modello, e ehoprilla di pionbo tutto il tetto che
vva di sopra il Canpo santo alla metà della cappella che viene di verso il duomo e l'altra
metà coperta d'albaini.? <■ le piastre (/rossa venite amilo del Camposanto e sopramisse e cho-
perto in quello medesima [orma.

« E più Lastracho overo pavimento di detta cappella, cosi dal coro come della nave, à
esser astrachato di marmo coietto dove va. la sepoltura e sotto le sedie del coro e della
nave, che à ire in mattonato e in vespaio, e detti marmi ànno a esseri' a nostra elessione.

« F piìi denno fare due sacrestie, come appare per lo modello, lavorate, li usci dinanti
di marmo intagliati e usci di lengniami, come s'apartiene a ditta cappella, e a piacimento
nostro.

« E più uno areno di marmo di sopra, le sagrestie, intagliato dinanti e di sotto bene
e rinpientemente. a nostro pitici mento.

« E più la porta della cappella di marmo con'archo intagliato come àe il modello lavo-
rato a nostro piacimento nostro.

« E più tre finestre di marmo lavorate di dentro e di fuori l'una sopra l'altare mag-
giore, l'altre due da ogni lato una. a nostro piacimento.

« E più l'altare murato dinanti e disopra, e datato, coperto di marmi, di sopra e datato
mamni d'um pezzo.

« E più il coro lavorato a modo eh'è quello della Cappella della Nonsiata di Firenza, che
à Ile rivolte quando l'occio entra dentro.

« E piìi il coro apoggiato alle faccie delle sagrestie dall'una faccia e l'altra. Lavorato
bene e diligentemente, a nostro piacimento.

1 Arch. del Capitolo, filza D. Entrata e Uscita, p. 10 partita : «Lunardo Vernaghallo à uto fiorini diece lar-
e 15'. ghi adì 10 d' ottobre, gli quali si gli dionno perchè si

2 Ardi. dell'Opera. Ricordanze, 2, p. 134 e Arci). chonfermasse la donagione di Monsignore de'Medici che
del Capitolo, filza 7), p. S2. si mandò a Roma messer Jannos pievano di Chalci ». 11

3 A proposito di lui leggiamo nelle Ricordanze, nella AVrnagalli era Camarlingo delli ufficiali de' fossi e
filza 1) dell'Archivio del Capitolo, a p. 10 la seguente strade.
 
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