Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Archivio storico dell'arte — 6.1893

DOI Heft:
Fasc. III
DOI Artikel:
Frizzoni, Gustavo: I capolavori della Pinacoteca del Prado in Madrid, [1]
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.18092#0228

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
190 Gr. FRIZZONI

e da rappresentare, ma che si offriva come argomento familiare e comune: per esempio,
luco diffusa del giorno: egli si accinse ad affrontare dei compiti non dissimili da quelli
nuovamente presi in considera/ione ai giorni nostri. Nello stesso tempo poi si mantenne
parsimonioso nell'uso della fantasia quanto altri mai, non curante di cogliere le occasioni
per eternare il bello, e di tener conto di quella tendenza della natura umana a compiacersi
di certe chimere che valgono talvolta a compensarci del realismo della vita.

Quello che c'è lecito affermare de'suoi ritratti, paesaggi, soggetti di cacci e e di
tutto quello circuii ha fatto, si è, che può essere preso per termine di paragone a ri-
levare il più e il meno delle manifestazioni del convenzionalismo onde sono affetti altri
artisti...

Se egli fu colui (die meno di tutti volle introdurre del proprie nei suoi soggetti in
cambio seppe ricavarne più di tutti. Nessuno al pari di lui prese sul serio la sentenza, del
Durerò, che «l'arte davvero è compenetrata nella natura; chi da essa la sa ricavare, quegli
la possiede», lu ciò sfa, l'eccellenza sua... Tutto (pianto si offriva alla sua osservazione
egli lo condusse sulla tela con mezzi sempre variati e suggeriti da circostanze momentanee,
le quali spesso sono un enimma pel pratico dell'arte. D'altronde, l'insolito consisteva più
nel suo modo di cedere il sensibile, che non in uno speciale segreto della tecnica. I suoi
mezzi erano spesso della massima semplicità, analoghi a quelli coi quali il Rembrandt
nelle sue acqueforti raggiunse effetti inimitabili.

Alla grande moltitudine di quelli che fanno uso del pennello il Velazquez s'impone
avanti tutto in grazia dell'apparenza esterna dei mezzi da lui adoperati, come uomo di
pratica sommamente spiritoso, ossia come quello che sapeva esprimere il massimo con espe-
dienti minimi, e spesso uno si scorda che questi non gli servivano che di mezzo a rag-
giungere il fin*1.

Da ciò l'attrattiva, sempre affascinante dei dipinti del Velazquez. Se vi è un artista le
cui opere non istancano mai, per (pianto riunite in gran copia, egli è quel desso. Poiché
egli riesce nuovo (piasi in ogni quadro. Non sono scarsi i quadri suoi, dei quali si può
dire (die ciascuno rappresenta un genere speciale, mentre sulle variazioni dei medesimi
eventualmente si sarebbero potute fondare delle esistenze intere. Il fascino della vita che
ne emana è una risultante non meno dell'estrinseco (die dell'intrinseco: vuoi della lucen-
tezza esteriore della cute, vuoi della irradiazione della, volontà, dell'apparenza della respi-
razione, delle pulsa/ioni momentanee e della profondità del carattere.

Ecco perchè l'operato del Velazquez si presta eminentemente come soggetto di una
monografia. Nò sarebbe fuori di luogo anzi raffermare clic ogni singola opera di lui vi si
presterei)he da se. Ad altri furono riservati indubbiamente argomenti più importanti e più
elevati, altri seppero spiegare indubbiamente un grado più intenso di forza creativa. Altri
poterono disporre di libre più sensibili, di accordi più inebbrianti. A canto ai coloristi delle
scuole veneziana e olandese lo Spagnuolo pare prosaico e povero. Egli avrebbe ad essere
anzi il pittore da esercitare la minore attrattiva su quanti non hanno famigliarità con lui.
Ma una prerogativa non gli può essere disputata. La grandezza di molti consiste piuttosto
nell'arsenale della loro meravigliosa capacità rappresentai iva, alla (piale sanno adattare
qualsiasi materiale, anziché nel lavoro rivolto ad ogni singolo compito, ossia nel vigore
spirituale atto a distillare per se stesso da qualsiasi soggetto l'arte che vi è latente. Per
quanto ci sappia incantare la loro arte, le singole opere difficilmente giungono a conqui-
starci co m p 1 etamente.

Lo Spagnuolo, all'incontro, riesce sempre nuovo ed originale nell'invenzione del pari
che, nella tecnica. Per lo storiografo le opere di questo « segretario intimo della natura »,
come ebbe a qualificarlo Charles Blanc, sono documenti del tempo; pel filosofo rappresen-
tano il suo soggetto principale, l'uomo, ridotto in compendio; servono di eccitamento all'ar-
tista in azione, e i loro particolari reggono all'osservazione dell'anatomico, dello sportsman
e sino del calzolaio.
 
Annotationen