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208 A. SCHMAESOW
tutti ai nostri sono i graziosi putti sul capitello in bronzo del pergamo di Prato, l'unico
capitello, che Michelozzo di Bartolomeo in persona gittò a Prato alla fine dell'anno 148:}.1
I putti alati del palazzo Rettorale di Ragusa, mostrano la più perfetta affinità con quelli
di Donatello, senonchè sono divenuti alquanto più pienotti e carnosi col progredire della
modellazione del maestro, che subì anche l'influenza dell'arte di Luca della Robbia. In
somma tanto l'insieme del capitello quanto l'esecuzione di tutti i particolari della sua de-
corazione mostrano indubitatamente che abbiamo innanzi a noi uno dei più bei lavori di
quell'artista toscano, che il Gran Consiglio di Ragusa chiamò a ricostruire il suo palazzo.
(ili altri capitelli, sebbene non sieno così pregevoli come lavori di scultura e sebbene
la decorazione plastica non dia tanta animazione alla forma architettonica, sono però docu-
UX ARCO DEL PORTICO.
menti istruttivi che fanno fede dell'arte alla quale dovettero la loro origine, onde poi tra-
sportati in Dalmazia, appariscono come un'aggiunta straniera.
Al capitello centrale, che ò di mano di Michelozzo, si avvicina più di tutti, e per
l'invenzione e per l'esecuzione, quello che viene subito a destra, con la corona di putti
danzanti all'intorno. Qui, al disotto della piattaforma quadrata, si trova un'altra piatta-
forma scanalata, simile al basamento dello zoccolo, al disotto della quale resta posto sol-
tanto per figure di minor dimensione. Questi putti più delicati, raffigurati nell'atteggia-
mento prediletto di Donatello, ricordano già i lavori eseguiti da'suoi scolari nel Santo di
Padova, ove gli angioletti che suonano siili'aitar maggiore non possono certo considerarsi
come lavoro dello stesso artista. Nel terzo capitello, che vien subito a sinistra del centrale,
i puttini, come uccelletti tra il fogliame, scompaiono già in mezzo a un ricco fregio di
1 Cesari-: Guasti, 11 Pergamo di Donatello -pel duomo di Prato. Firenze, 1887, p. 20. Schmabsow, Donatello, Bre-
slavia, 1886, p. 34.
208 A. SCHMAESOW
tutti ai nostri sono i graziosi putti sul capitello in bronzo del pergamo di Prato, l'unico
capitello, che Michelozzo di Bartolomeo in persona gittò a Prato alla fine dell'anno 148:}.1
I putti alati del palazzo Rettorale di Ragusa, mostrano la più perfetta affinità con quelli
di Donatello, senonchè sono divenuti alquanto più pienotti e carnosi col progredire della
modellazione del maestro, che subì anche l'influenza dell'arte di Luca della Robbia. In
somma tanto l'insieme del capitello quanto l'esecuzione di tutti i particolari della sua de-
corazione mostrano indubitatamente che abbiamo innanzi a noi uno dei più bei lavori di
quell'artista toscano, che il Gran Consiglio di Ragusa chiamò a ricostruire il suo palazzo.
(ili altri capitelli, sebbene non sieno così pregevoli come lavori di scultura e sebbene
la decorazione plastica non dia tanta animazione alla forma architettonica, sono però docu-
UX ARCO DEL PORTICO.
menti istruttivi che fanno fede dell'arte alla quale dovettero la loro origine, onde poi tra-
sportati in Dalmazia, appariscono come un'aggiunta straniera.
Al capitello centrale, che ò di mano di Michelozzo, si avvicina più di tutti, e per
l'invenzione e per l'esecuzione, quello che viene subito a destra, con la corona di putti
danzanti all'intorno. Qui, al disotto della piattaforma quadrata, si trova un'altra piatta-
forma scanalata, simile al basamento dello zoccolo, al disotto della quale resta posto sol-
tanto per figure di minor dimensione. Questi putti più delicati, raffigurati nell'atteggia-
mento prediletto di Donatello, ricordano già i lavori eseguiti da'suoi scolari nel Santo di
Padova, ove gli angioletti che suonano siili'aitar maggiore non possono certo considerarsi
come lavoro dello stesso artista. Nel terzo capitello, che vien subito a sinistra del centrale,
i puttini, come uccelletti tra il fogliame, scompaiono già in mezzo a un ricco fregio di
1 Cesari-: Guasti, 11 Pergamo di Donatello -pel duomo di Prato. Firenze, 1887, p. 20. Schmabsow, Donatello, Bre-
slavia, 1886, p. 34.