Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Archivio storico dell'arte — 6.1893

DOI Heft:
Fasc. IV
DOI Artikel:
Fontana, Paolo: Il Brunelleschi e l'architettura classica
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.18092#0302

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
IL BRUNELLESCHI E L'ARCHITETTURA CLASSICA 261

retto o per servire da cornice ad uno scompartimento di fabbrica (San Giovanni, il terzo
scompartimento all'esterno), oppure a terminare su capitelli (San Miniato, secondo scompar-
timento della facciata). Il Brunelleschi avendo dinanzi siffatti esemplari, non è meraviglia
che non seguisse la buona norma antica: in tutte le sue fabbriche l'architrave non ha più
l'ufficio reale o apparente di sostenere, ma è un puro ornamento che ricorre lungo i muri
poco al disopra degli archivolti. 1 E quell'acuto intelletto vide l'inconvenienza ch'era in
tale ordinamento e cercò di ripararvi in parte ponendo sotto all'architrave delle mensole,
le quali figurassero di sollevare il peso, che altrimenti sembra gravi sugli archi.2 Non solo
nell'ufficio, ma anche nella forma dell'architrave, si attiene alla maniera ch'egli trova usata
in Santi Apostoli, in San Miniato, nella Badia fìesolana, nel portico di Sant'Iacopo, nel-
l'oratorio di San Salvatore, nella Pieve di Empoli, e finalmente sui diversi scompartimenti
esterni del Battistero e sul superiore dell'interno: le varie fasce nelle quali è diviso l'ar-

Fig. 3a. Fio. 4".

chitrave sono ornate da un bastoncino senza intagli; in esse poi non si vede applicata clic
imperfettamente la norma di dare un'altezza diversa alle fasce: l'inferiore soltanto è, quasi
insensibilmente, più breve; per cui non è da maravigliarsi che l'architetto fiorentino non
tenesse conto di quell'uso e non l'applicasse. Ma molto sarebbe invece da meravigliarsi che,
dopo avere esaminato e disegnato un considerevole numero di edilizi romani, nei quali
l'architrave ha fogge diverse, ma mostra sempre ed in modo assai chiaro una spiccata dif-
ferenza fra le altezze delle divisioni, il Brunelleschi deliberatamente si allontanasse da una
così savia norma, per seguire un modo meno bello.3

Un'altra notevolissima differenza fra le opere dell'architetto fiorentino e le romane è in
questo, ch'esso pone fra i capitelli delle colonne e il piede delle arcate un membro inter-
mediario. Ora, anche questo motivo riannoda l'arte sua a quella delle fabbriche medievali
più volte rammentate. Difatti in Santi Apostoli, San Miniato, San Salvatore, per tacere di

1 L'unica eccezione è nel portico della cappella Pazzi,
dove le colonne sostengono direttamente l'architrave ;
per il qual modo l'architetto aveva il precedente nel
pianterreno interno del Battistero.

* Vedremo come il Brunelleschi trovasse già usato
questo espediente in alcune delle più importanti fab-

briche romanze di Toscana.

3 Gli architetti che si posero sulla via del Brunel-
leschi, mentre lo seguirono in tante altre cose, in questa
se ne staccarono, vedendo quanto più degno d'imita-
zione fosse l'antico.

Archivio storico ilei/' Arte - Anno VI, Fase. IV.
 
Annotationen