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Archivio storico dell'arte — 6.1893

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Fasc. V
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Frizzoni, Gustavo: I capolavori della Pinacoteca del Prado in Madrid, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.18092#0357

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I CAPOLAVORI DELLA PINACOTECA DEL PRADO

IN MADRID

vi.

I Lombardi, i Parmigiani e i Toscani.

ssai poveramente è rappresentata al Prado la scuola
lombarda. Di autori classici non vi s'incontra che il
Luini, il quale vi ha una composizione che rivela tutta
la grazia dell'espressione e del vago colorito che lo
distingue nelle migliori e più mature sue cose. Ti è
rappresentata la Beata Vergine e San Giuseppe nel
mentre contemplano con soddisfazione i due putti Gesù
e San Giovannino, seduti sull'erba uno a riscontro
dell'altro, in atto di volersi baciare, stendendosi reci-
procamente le braccia. Motivo codesto ultimo, molto
frequente fra i pittori lombardi, ma che verosimilmente
fu desunto in origine da un concetto di Leonardo da
Vinci, che avendo incontrato generale gradimento
venne poi con varianti ripetuto dai discepoli e dai se-
guaci di lui. L'opera del Luini si trovava precedentemente all'Escoriai, dove passava per
un Leonardo da Vinci, errore non tanto grave in vero, ove si riconosca che il Luini più che
uno scolare del Vinci potrebbe essere considerato per un interprete originale dell'ideale
artistico del grande toscano, trasformato e sviluppato a seconda delle tendenze e del gusto
dell'arte lombarda milanese.

Se quest'arte lombarda non ha trovato un posto importante nelle raccolte spagnuole,
sappiamo invece che sotto il regno di Filippo II stette a soggiornare a Madrid una pittrice
di distinta e nobile famiglia cremonese, Sofonisba Anguissola. Poi che la stessa fu accolta
con particolare considerazione alla Corte del potente monarca, confesso che mi lusingava di
trovare nella capitale spagnuola meglio conservati i ricordi di lei con esempi della sua atti-
vità artistica. Nulla invece di sicuro, nò di preciso in proposito.

Della sorella di lei, Lucia, pittrice appena mediocre, havvi bensì un ritratto sicuro al
Prado. E quello di Piermaria, riputato medico di Cremona, rappresentato sedente in un
seggiolone. E segnato del nome della pittrice colla seguente iscrizione: Lucia Anguisola
Amilcaris f. adolescens f. Vi si osserva un fare più duro, più comune di quello usato dalla
sorella, una esecuzione minuziosa che sa quasi del fiammingo. 1

Il nome di Sofonisba non viene rammentato dal Catalogo (s'intende del Catalogo esteso,

1 Porta il n. 15 del Catalogo e trovasi nel riparto delle sale dedicate esclusivamente alla pittura italiana.

Archivio storico dell'Arte - Anno VI, fase. V. 1
 
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