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Archivio storico dell'arte — 6.1893

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Fasc. VI
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Supino, Igino Benvenuto: I pittori e gli scultori del Rinascimento nella Primaziale di Pisa
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https://doi.org/10.11588/diglit.18092#0473

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420 [GINO BENVENUTO SUPINO

d'Appiano, die con gran solennità prese possesso del suo governo in questa Primaziale. La
cronologia può combinare col Mosaicista, il quale probabilmente della scuola di Vicino pi-
sano non avea molto dirozzata la maniera ». 1

Ma il Da Morrona questa volta ha lavorato troppo di fantasia, facendo insieme una
strana confusione di nomi e di epoche; prima perchè Filippo Paladini, pittore, non è punto
della scuola di Vicino, chè lo troviamo a lavorare ai musaici per l'Opera nell'anno 1605, e si
hanno vari conti di colori dati a lui per quella restaurazione;2 poi perche proprio dell'autore
di (piesto mosaico, che sta sulla porta destra di chi osserva, nei libri di amministrazione del-
l'Opera si ricorda il nome; ed c Alessio Baldovinetti, che, come ci narra il Vasari, si affa-
ticò molto per trovare il vero modo di quell'arte e fu maestro in essa a Domenico Ghir-
landaio.

Conosciuto certo il suo buon modo di operare, fu chiamato a Pisa, e, per carta rogata
da sor Carlo da Vecchiano, il 3 marzo 1461 gli fu affidato il lavoro sopra la porta reale
del duomo verso l'ospedale, nella quale, per 112 fiorini larghi, doveva effigiare un San Gio-
vanni Battista. Nel giorno successivo ebbe dall'Operaio il primo pagamento in conto di
questo lavoro, stando mallevadore per lui Bartolommeo d'Andrea da Firenze, maestro delle
finestre, e il li» gennaio 14(!7 gli venne pagata, in saldo del prezzo convenuto, Ja somma di
408 lire e 1.'! soldi. 3 E quei San Giovanni Battista, si legge nel libro dei Creditori e Debi-
tori, doveva esser lavorato, « coni' è lavorato sopra la porta, verso Champosanto quello
San Giovanni Vangelista»,4 che, stando alla iscrizione, la quale si leggeva un tempo sul
pilastro della porta reale, dalla parie sinistra « Vicinus pictor fecit ad opus muzaticum,
Anni Domini MCCCXXVIII, de mense Aprilis, tempore Domini Johannis Possi, Operaij
istius ecclesie ».5

Ora nel posto dell'opera di Vicino e del San Giovanni Evangelista è la figura di Santa
Riparata, non dubbio lavoro di quel Paladini, pittore, di cui abbiamo parlato sopra; e
l'opera del Baldovinetti, per i restauri fatti nel 500 da maestro Vincenzo e maestro Gio-
vanni da Venezia, mosaicisti, e il (piasi completo rifacimento dopo l'incendio del 1596, ha
perduto, oltre (die ogni carattere di originalità, anche non poco del suo artistico valore. Di
un altro artista piuttosto è a deplorarsi, (die. non causa gli avvenimenti, ma la propria
incontentabilità, non ci sia dato ammirare nella nostra chiesa maggiore il lavoro: di Sandro
Botticelli, il (piale, narra il Vasari, nel Duomo di Pisa, alla Cappella dell'Impagliata, co-
minciò una Assunta con un coro d'Angeli ; ma poi non piacendogli, la lasciò imperfetta,

Venne infatti il Botticelli a Pisa nel 1474, chiamato per dipingere in Camposanto;
ed anzi nei libri di amministrazione dell'Opera si legge, che ebbe un fiorino largo «si
li die perchè venne di Eirenza a vedere dove aveva a dipignere in Camposanto ».6 Pare che
su tal lavoro si accordasse con l'Operaio, il (piale però avanti di affidarglielo volle avere
un saggio della sua abilità, e gli dette a fare in duomo nella Cappella del l'Incoronata Ja
storia dell'assunzione di Nostra Donna, la quale, scrive l'Operaio stesso, «fa per uno para-
gone, che, piacendo, à poi a dipingniere in Camposanto ». 7 Onesta storia fu cominciata nel
luglio del 1475 (stile pisano), e Jacopo di Giovanni detto Soppetta, legnaiuolo, ebbe incarico
di fare il ponte per il dipintore «che dipinge in duomo nella Incoronata».8 Il lavoro,
stando almeno a quello (die appare dai registri dell'Opera, seguitò lino al settembre dello
stesso anno: e si trovali varie partite a uscita per grano e per denari dati a Sandro detto
Botticiello, o talvolta Botticella, per l'azzurro oltremarino fatto venire da Eirenze.9 Poi

1 Da Morrona, l'iva illustrata nelle arti del disegno.
Voi. I, pag. 171, 172.

- Arch. del Capitolo, Filza L., pag-. 619 e seguito.

3 Tanfani, Notizie inedite d'artisti, « Provincia di
Pisa, » 1881. N. 21.

4 Ardi. dell'Opera. Cred, e Deb. Rosso .1, pag. 43\

3 Archivio Roncioni. Orlandi, Memorie storielle, ecc.
Manoscritto.

6 Arch. dell'Opera. Ricordanze 2, pag. 130* e 136*.

7 Arch. dell'Opera. Ent. e Uscita 07, pag. 70'.

s Arch. del Capitolo. Filza l>. Ent. e Uscite, pag. lU.
9 Arch. del Capitolo. Filza D. Ricordanze, pag. 8*.
 
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