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Archivio storico dell'arte — 7.1894

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Fasc. I
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.19206#0106

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(ili

MISI IELLANEA

des plus intéressants panni toutes los bolles pages
de l'école vénitienne (pio p<>ssò<|e cotto riche
Galerie, a tous los traits earactéristiques au pin-
ceau 'In Giorgione; ausai je croia de voir dana le
tvpo de cette Vierge celui de la Vierge du grand
tableau du Giorgione dana l'église de Castel-
franco. 7)

A (piesto punto rimasero interrotte le osser-
vazione del Morelli, e noi rimaniamo così defrau-
dati 'li quanto egli avrebbe avuto da avvertire
intorno a parecchi dei nostri più eminenti artisti,
quali Raffaello, Tiziano, Paolo Veronese e via di-
cendo.

Quanto al soggetto col (piale egli ha fatto punto
nel suo breve manoscritto, già si è detto che il
Madrazo non credette di modificare ufficialmente
la classificazione sotto il nome del Pordenone,
limitandosi semplicemente a soggiungervi: El Sr.
Morelli de Bergamo cree este cuadro de Giorgione.
A chi volesse sincerarsi intorno a così interessante
problema col proprio giudi/io visivo, consigliamo
di confrontare la riproduzione del quadro di Ma-
drid, apparsa nel precedente fascicolo del perio-
dico, con la nuova fotografia isocromatica della
ditta Alinari di Firenze dall'autentico quadro di
Giorgione nella chiesa di Castelfranco e non v'è a
dubitare che non si potrebbe se non confermare
il raffronto fatto dal Morelli.

Uniti ai foglietti contenenti le note suindicate
furono trovati alcuni altri di eguale formato, nei
quali il Morelli foco alcuni appunti per suo conto
intorno alla Spagna in genere, considerata sotto
diversi aspetti. Per la sua singolarità panni meriti
di essere riportato qui quello che sta sotto la ru-
brica Arte, per quanto in alcune parti possa sem-
brare eccessivamente paradossale.

" Spagna: arte. — No, per amore di tutto quanto
v'ha di divino, di bello, di buono nell'arte, questa
di Spagna non merita davvero il nome di arto.

11 lo ti piglio i tre grandi pittori spaglinoli, i
soli che siano degni di tal nomo: Velazquez, Ma-
nlio e Zurbaran; ebbene, ponti senza preoccupa-

zione dinanzi allo migliori opero loro, e vedrai
che non ne esce alito alcuno (li quella divina fra-
gratila che dalle opere dei nostri grandi artefici
da Giotto a Raffaello, dirò perfino da Gaddo al
Domenichino, ti viene incontro e t'innebria e ti
rimuove (pianto hai di divino nell'animo tuo.

•• Velazquez è un mirabile coloritore, e se il
saper interpretare, sorprendere e imitare La na-
tura reale nella semplicità dei mezzi con cui 688a
ottiene i grandi effetti, costituisce da solo l'arte.
Velazquez inerita di ossero annoverato fra gli ar-
tisti sommi: ma per me queata sua rappresenta-
zione maravigliosa della pai-te cutanea dell'uomo
non è ancora l'arte vera, o, se vuoi, non è che la
scorza, non l'essenza dell'arte.

" Di lui non vedi che ritratti, sia di mascal-
zoni, sia di buffoni e nani di corte, oppure di tutta
quella generazione di cretini che costituiva la corte
di Filippo m odi Filippo IV. Due soli quadri da
(diiosa, una SS. Trinità (goffa e senza spirito di
sorta), e un'Adorazione dei Re Magi nella maniera
del Ribera, e un solo quadro così detto storico
che rappresenta la resa della fortezza di Breda
(opera nel genere dei quadri degli olandesi v. d.
Helst, Flink o Fercl. Boi), stupenda per semplicità,
per verità e per maestria di tavolozza. Velazquez
è il pittore dell'aria, dell'ambiente. E un magistero
che ti sorprende, ti abbaglia, t'incanta a prima
fronte, ma che alla lunga ti lascia freddo e che
finisce per nausearti. Murillo non ha che la grazia
e la trasparenza del colorito, ma è pittore senza,
poesia. Zurbaran nella esecuzione è più coscien-
zioso degli altri; è semplice, ha una tavolozza
chiara e bellissima, ma tanto i frati di lui quanto
le Madonne del Murillo, non ti parlano al cuore,
non ti danno da pensare, non ti rivelano nulla di
nuovo.

" L'arte vera e caratteristica che fiorì in Spa-
gna è la statua iti legno rat avita. Essa è di un rea-
lismo che alle volte ti spaventa ; l'ultima sua espres-
sione sarebbe la statua di cera cogli occhi di vetro,
colle sopracciglia di pelo e colla parrucca, l'anti-
pode della statua del Giove olimpico di Fidia.
Giovanni Morelli. ..

G. F.
 
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