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Archivio storico dell'arte — 7.1894

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Fasc. II
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Anselmi, Anselmo: Due nuovi pittori cinquecentisti: pergentile e venanzo da camerino
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https://doi.org/10.11588/diglit.19206#0109

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DUE NUOVI PITTORI CINQUECENTISTI

PERGENTILE E VENANZO DA CAMERINO

ella recente gita fatta a Camerino col prof. Allan Mar-
quand dell' Università di Princeton (America) ebbi oc-
casione di visitare la chiesa di San Venanzo, e più
d'ogni altra cosa fermò la mia attenzione un festoso
quadro luccicante oro, d'autore fin qui sconosciuto, po-
sto nel Cappellone, a destra di chi entra, che rap-
presenta la Vergine col Bambino, San Giovannino,
Sant'Anna, San Giuseppe e San Gioacchino. Mi colpi
senz'altro la notevole somiglianza con un altro quadro
con gli stessi soggetti, già da me descritto, esistente
nella chiesa di San Medardo di Arcevia, che il Mini-
stero ha preso impegno di far riparare perchè giudi-
cato d'importanza nazionale. Documenti inediti da me
rinvenuti davano questa nostra tavola a due ignoti
pittori, Pergentile e Venanzo.
Ora, il raffronto stilistico esattamente eseguito sul luogo, e quindi per mezzo di una
fotografia fattami dallo stesso Allan, non ammette più alcun dubbio che non siano della
stessa mano. Vi si riscontra in ambedue il medesimo atteggiamento maestoso <\quasi teatrale
delle figure, il medesimo modo di disforie prospetticamente a sceda, e dì vestirle e di farle pog-
giare su nodosi bastoni, la medesima esuberante e ricchissima decorazione rabescata e dorata
delle vesti (che quasi supera lo stesso Crivelli), la medesima tonalità delle tinte, i tipi, il pae-
saggio, tutto, in una parola, corrisponde. La tela di Camerino fu fatta fare dal duca Va-
rano nel 1518: la tavola di Arcevia dal nostro Municipio nel 1529. Tra queste date deve
svolgersi adunque la vita artistica di questi due nuovi pittori, che dobbiamo ritener came-
rinesi, e che andranno a completare e ad accrescere quella scuola locale quasi sconosciuta,
la quale ha già fino dalla metà del Trecento bellissimi nomi nel campo dell'arte: Frate
Giacomo, Olivuccio di Ciccarello creduto d'Ancona ma restituito a Camerino, Arcangelo di
Cola ed il festoso ed amabile Giovanni Boccazio o Boceati.

Dando questa importante notizia mi propongo di pubblicar l'anno venturo un ampio
studio su questi due nuovi pittori, sui quali prego gli eruditi camerinesi di fare indagini
ulteriori e di comunicarmele.

Queste parole io scriveva nel mio periodico Nuova Rivista Miseria fino dal novembre
del l'anno scorso, ed ora vengo a sciogliere la promessa col dare in luce quanto fu potuto
da me raccogliere in proposito, corredando le notizie con le incisioni dei due quadri rica-
vati dalle fotografie fatte espressamente dal signor Pompeo Morelli. Le quali, meglio di

Archivio storico dell'Arte - Anno VII, Fase. II. 1
 
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