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Archivio storico dell'arte — 7.1894

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Fasc. II
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Nuovi documenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.19206#0174

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NUOVI DOCUMENTI

I pittori degli Erri o del R.

Nella storia dell'arte modenese, come rilevammo
nello scritto " L'oratorio dell'ospedale della Morte „
(Atti della Deputazione modenese di Storia pa-
tria, III, 3, 1885), non era fatta parola della fa-
miglia dei pittori Erri, che per tutto il secolo xv
si dedicò all'arte. La scoperta di un quadro di
Agnolo e Bartolomeo degli Erri, ora nella E,. Gal-
leria Estense, ha eccitato sempre più il desiderio
di avere ragguagli su quei due pittori e sugli
altri della famiglia, che crebbe a ricchezza ed a
potenza. Ora, grazie alle gentili comunicazioni ri-
cevute dal Direttore dell'Archivio di Stato in Mo-
dena, ci è dato di aggiungere alle serie dei do-
cumenti editi nello scritto sopra citato molti altri
che ne accrescono le cognizioni nostre intorno a
quei pittori non indegni di studio.

Il quadro della Galleria Estense inette Agnolo
e Bartolomeo degli Erri nella compagnia modenese
dei Bonascia, dei Bianchi Ferrari e dei Munari,
nella compagnia che si allinea parallelamente alla
ferrarese dei Cosmè, dei Cossa, dei Roberti e dei
Costa. Meno grandi di questi maestri, ma nobili
rappresentanti del Rinascimento a Modena. I do-
cumenti si riferiscono a pitture decorative dei pa-
lazzi di Sassuolo, di San Martino in Rio e di
Modena; e a piccoli lavori eseguiti di forzieri, di
barde per la corte di Ferrara. Se noi pensiamo
che anche i maggiori pittori di quella capitale ar-
tistica lavoravano intorno a simili cose, non ne
arguiremo che gli Erri fossero tenuti in piccolo
conto. A Bartolomeo degli Erri troviamo commesso
il quadro dell'aitar maggiore della chiesa di San Do-
menico in Modena, chiesa che conteneva anche af-
freschi di Bianchi Ferrari, e che potrebbe oggi,
se il vento della distruzione non vi avesse soffiato

so]tra, rappresentare l'arte modenese del bel Quat-
trocento.

I. Del R (Angelo). 1448, gennaio 1°, e 1450, lu-
glio 27.

" M° Agnolo de lerro (o M/° Agnolo del R) de-
pinctore citadino de Modena de hauere.... L. dexe
march, per resto suo credito per hauere depincto
in lamio passato 1447 una parte del muro de Sa-
xuolo, ed in certi logi in lo palazzo de la citadella
de Saxuolo____

" E die xxvij de luglio L. una. sol. dexe ni. per
lui da la spesa et fabrica de la stalla de campo-
marzo, per sua mercede de fare rossa et depinzere
la cornixe de la decta stalla. „

Camera Ducale. Paesi dello Stato. Modena, Mas-
saria. Creditori e Debitori - Reg. Q, 1448, c. 55, 74 -
Idem, id., 1450: Reg. S, c. G4.

IL Del R (M.ro Benedetto). 1450, dicembre 28.

" A M.ro Benedecto del R. depinctore in Mo-
dena ... L. quatro s. dodexe march, per lo pretio
de due lanze che lui dede al M.°° Conte Francesco
de la Mirandola Commissario del 111. N. S. per
mandare in campo in Garfagnana, et queste de
commissione de mess. Alberigo Maleta etiam Com-
missario del prefato N. S. „

Camera Ducale. Paesi dello Stato. Modena, Mas-
saria - Autentico, 2° semestre, 1450, c. 124.

III. Del R (Angelo). 1455, agosto 10.

" A M.ro Agnolo del R. depinctore citadino de
Modena... L. dexenoue s. cinque march, per la va-
luta de uno paro de Barde grande da corsero com-
prate da luj, facte fare de commissione dal IH.
N. S. et a la sua Signoria mandata. „

Camera Ducale. Paesi dello Stato. Modena. Mas-
saria - Autentico, 1445, c. 178.
 
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