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Archivio storico dell'arte — 7.1894

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Fasc. III
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Ffoulkes, Constance Jocelyn: Le esposizioni d'arte Italiana a Londra, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.19206#0195

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LE ESPOSIZIONI D'ARTE ITALIANA A LONDRA

E Esposizioni di quest'anno a Londra hanno avuto per
gli studiosi un interesse eccezionale. Da venticinque
anni in poi si suole vedere nelle sale della regia Acca-
demia di Belle Arti, nota col nome di Burlington House,
durante i mesi di gennaio e febbraio, una ricca raccolta
temporanea di quadri, sia italiani, sia delle scuole setten-
trionali; e non vi mancavano neppure quest'anno alcuni
esempi di alto valore.1 Ma inoltre abbiamo avuto due
insigni raccolte degne di essere studiate a fondo, cioè
una nel Museo Britannico, dove sono esposte, per cura
del distinto direttore del gabinetto delle stampe, i di-
segni originali che formavano parte della ricchissima
raccolta del defunto signor Malcolm of Poltalloch, e dal
suo erede liberalmente data in prestito al Museo ; uniti a questi si vedono anche alcuni
disegni appartenenti al Museo stesso, che, per così dire, fanno commentario a quelli del
signor Malcolm. L'altra raccolta poi, che in noi ebbe a risvegliare il più vivo interesse, si
fu una mostra tutta dedita all' arte italiana, riunita nelle sale della New Grallery di Regent
Street, la quale, oltre alle pitture, comprendeva anche opere di disegno, miniature, medaglie,
lavori in metallo, in avorio ed in bronzo, maioliche, oreficerie, preziosi esempi dell'arte tipo-
grafica del Quattro e del Cinquecento, stoffe, ricami ed altri rari oggetti. Insomma, se
faremo eccezione delle opere di scultura e di terra cotta, debolmente rappresentate in dette
sale, si può dire che l'arte italiana vi si trovava in ogni sua manifestazione.

Non abbiamo però intenzione di trattare d' altro in queste pagine se non delle pitture,
che nella New Grallery ammontano a quasi 250 numeri, le quali, sia per valore artistico,
sia per l'importanza loro nella storia dell' arte, meritano uno studio speciale. Conviene dire
in primo luogo che non si può sempre fidarsi del catalogo, contenendo questo alcuni strani
spropositi, la qual cosa tuttavia rese 1' Esposizione in alto grado istruttiva per lo studioso,
poiché davanti ad ogni quadro si vedeva costretto ad interrogarlo intorno al suo vero
autore. " Un quadro interrogato con intelligenza ti risponderà, „ ha detto un gran critico
d'arte; e infatti, studiando con metodo, di rado accade che non ci dia una risposta soddi-
sfacente. S'intende però che per ottenere questa risposta non basta uno studio superfi-
ciale. E indispensabile, in primo luogo, cercare lo spirito del maestro che anima ogni vera
opera d'arte ; ma per non lasciarci sviare da ciò che facilmente non potrebb' essere se non
una pura illusione della nostra fantasia, è assolutamente necessario studiare inoltre nel
quadro ogni particolare, anche quelli che paiono di poca importanza; di osservare per bene

1 Dobbiamo avvertire qui, che per una complicazione di circostanze questo articolo non potè essere
stampato prima.

Archivio storico dell'Arte - Anno VII, Fase. III. 1
 
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