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Archivio storico dell'arte — 7.1894

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Fasc. III
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Calzini, Egidio: Marco Palmezzano e le sue opere, [1]
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106

EGIDIO CALZINI

L'Ansuino adunque appartiene alla scuola toscana, e più specialmente alla fiorentina.

Quanto visse? Le sue pitture dovettero influire sull'arte del Palmezzano giovanettoV
Alla prima domanda rispondiamo in tal modo: ammesso ch'egli nascesse nella seconda
decade del Quattrocento, e circa al 1459 lavorasse ancora in Padova, ove lasciò lavori cui
diede un'impronta di forza e di gioventù, è lecito supporre ch'ei vivesse molto tempo an-
cora; ma nulla abbiamo di sicuro intorno all'anno della sua morte. All'altra domanda
osserviamo che, secondo il nostro parere, è molto verosimile eh' ei lasciasse in patria
alcune cose nel palazzo dei signori Ordelaffi, e forse anche nella vecchia chiesa di Schia-
vonia, eh' era tutta istoriata, ed ove, al tempo della sua demolizione, si trovarono affreschi
di mano diversa; di artisti, cioè, della scuola di Giotto, quali l'Organi ed il Carrari, e di
altri maestri che appartennero al secolo xv. 1 Laonde è lecito supporre che il nostro Marco
conoscesse anche le pitture di questo suo concittadino ; ma non possiamo affermare del
pari se tali opere gli porgessero qualche aiuto, dacché, confrontando i lavori dei due for-
livesi, affatto distinti e diversi fra loro, non vi riscontriamo che appena qualche lontana
analogia, come, ad esempio, nella tendenza di ritrarre teste manierate e poco simpatiche,
specie nei primi lavori del Palmezzano, ma tuttavia non prive di sentimento, e nella di-
screta conoscenza dell' architettura, che nel più giovane divenne poi padronanza assoluta.

*

* *

Nè tra i probabili maestri di Marco si deve pensare al contemporaneo Giovanni Bat-
tista Bosetti, del quale si conoscono appena tre o quattro composizioni, di merito affatto
secondario. Esse portano la data del 1500 e del 1507, nella quale epoca il nostro artista
erasi già mostrato degno discepolo del Melozzo. Aggiungiamo anzi che, volendo trovare
una certa relazione tra i due giovani contemporanei, non esitiamo di credere, in caso, il
Rosetti imitatore del Palmezzano, pur mostrandosi ad ogni modo, in confronto a lui, artista
di poco valore e di ingegno mediocre. "

*

* *

Bartolomeo da Forlì. Anche di questo pittore ben poco possiede la sua patria. Una
tavola a lui attribuita vedesi nella Pinacoteca al n. 106 (misura 1.09 X 0.65), e rappresenta

1 Chi desidera qualche notizia sulle vecchie pit-
ture di detta chiesa, vegga, in Appendice, ciò che è
detto intorno alle opere di Guglielmo Organi e di
Baldassarre Carrari il Vecchio.

2 Nella tavoletta (0.48 X 0.34) che trovasi nella
Pinacoteca forlivese al n. 108 è rappresentata la
Vergine col Bambino. I caratteri di questo maestro
sono: carni rosee, ma biaccose, sbiadite: pieghe
dure, talvolta scorrette ; le tinte d'ombra scure, senza
trasparenza ; così i lineamenti delle sue figure ci si
presentano con contorni marcati troppo, quasi ta-
glienti. Picccolissimo il mento del Bambino e le sue
braccia estremamente gracili, con le estremità stec-
chite ; le rotule ai ginocchi dello stesso putto tal-
mente esagerate che sembrano circoli. La Madonna
nella sua acconciatura ricorda la maniera umbra;
così il paese, con alcune pianticelle, un po' schele-
trite, e il cielo azzurro, chiaro, quasi metallico. Pur
tuttavia, malgrado i tanti difetti, la tavoletta non
è priva, nell' insieme, di certa grazia e bellezza, spe-

cialmente nel volto della Madonna e del Bambino.

Dello stesso pittore crediamo siano migliori al-
cune cose a Carpi e a Nonantola, in jnovincia di
Modena; ma, non avendole vedute, non ne possiamo
dir india.

Altra sua tavola, infine, esiste ancora a Velie-
tri, nella chiesa di Santa Maria del Triduo, o del-
l'Orto, come scrive il Lanzi, con questa iscrizione:

Jo Battista de Ro
sitis de Forlivio
pinxit. 1500
de Mense Martij

Essa vedesi nella prima cappella a destra, in una
parete laterale, e rappresenta, sotto ad un tempietto
rotondo, la Vergine col Bambino nelle braccia; il
tempio è sostenuto da quattro colonne, e ciascuna
di esse è abbracciata da un angelo " come in aria
di portare il tempio in processione. „ Il dipinto è
purtroppo in cattive condizioni, e ricoperto da col-
lane, perle, nastri e corone votive.
 
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