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Archivio storico dell'arte — 7.1894

DOI issue:
Fasc. III
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Calore, Pier Luigi: La ricomposizione delle Porte di San Clemente a Casauria
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https://doi.org/10.11588/diglit.19206#0249

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LA RICOMPOSIZIONE DELLE PORTE DI SAN CLEMENTE ACASAURIA 207

Tn questo punto osservo una cosa. Quando io avevo già discorso di queste porte in
una nota della mia monografia: L'abbazia di San Clemente a Casauria,1 e quando già il mio
lavoro era sotto i torchi, avendo avuto l'opportunità di ricomporle con l'intero materiale
datomi allora in consegna dal Ministero della pubblica istruzione, mi affrettai a pubblicare
il risultato della mia fatica, adoperandomi a che il contenuto della nota passasse nel testo.
Ma era già tardi, per le esigenze tipografiche dell' Archivio : e 1' ampliazione fu eseguita
in fretta, non senza qualche errore. Io aveva soggiunto, benché tardi: " Con questa dispo-
sizione si avrebbero dieci castelli sulla porta destra ed altrettanti sulla sinistra : „ ma il
proto non badò a togliere dallo stampato i due castelli che io aveva soppressi: e nella
nota ne comparvero undici per ogni porta, non dieci. Egualmente io aveva corretto : L LCVM,
PICCERICKM; dove - - come nel Bindi - - era LOCVM PICCEBJ; ma nella traduzione in
volgare rimase, per inavvertenza, Contrada Piccerno, mentre doveva leggersi Luco, Piccerico,
entrambi castelli nel territorio della Clementina casauriense. Così anche si tralasciò d'in-
tercalare l'altra formella con figure lineari, da me ritrovata insieme ad altri pezzi di bronzo.

Ora lo studio critico sul Chronicon Casauriense, dato alla stampa dal dottor Gr. Panza,
di Sulmona, 2 mi ha richiamato sul tema ; e grazie alla sua operosità ed alla sua dottrina
sulle porte del famoso tempio mi vedo schiarita la via da un po' di quella luce di cui
si ha bisogno. Però il fatto enunciato dei castelli in più non richiamò l'attenzione del cri-
tico, quantunque alla p. 103 parlasse in questo modo : " Primo a mettere in luce la lezione
(sic) di queste porte (sebbene molto inesattamente) fu P. Allegranza, il quale venne seguito
dal Di Pietro, che, ignaro del suddetto scrittore, credette avere il merito di pubblicarle
egli pel primo. Tralasciando di ricordare tutti gli altri, riteniamo che la lezione (sic) pub-
blicata dal Bindi e dal Calore meriti in vari punti di essere corretta e dichiarata (sic). „
Il prelodato dottor Panza non si interessa adunque dell'errore testé fatto rilevare, ma si
occupa invece di tutt'altro; per esempio: del CASTE,VM ALUNNE, e, contrariamente a
quanto leggesi molto chiaramente nella formella di bronzo, senza dati pratici, lo corregge:
ALUNNE, e lo situa, nientemeno, che in provincia di Chieti, mentre a tutti è noto il castello
di Manno nel comune omonimo, a breve distanza dal monumento.

Di questo castello di AL ANNE, in provincia di Teramo, ne abbiamo esatta indicazione
nel privilegio di Calisto II: " ... in Comitati! Pinnensi Castrimi Alanne . . . „ 3 e, per non
citar altro, basta dire che il cronista Berardo ebbe 1' opportunità di farne speciale men-
zione, parlando delle scorrerie che il marchese Trasmondo faceva colle sue truppe presso
i confini di San Clemente: " Venerunt Alanum, quaesierunt cibaria sibi et exercitui neces-
saria, et nisi festinanter darent quod eis patebatur, Castellum illud subverterent, aut igne

cremarent, atrocissimè minabatur.....ad portas concurrerunt, Castellum muniverunt, et

se defendere intus pareantes, unum de caballis hostilis exercitus occiderunt.....„ 4 E fuori

del Clironicon, di questo stesso castello se ne tenne conto ancora in una supplica che nel 1268
fecero i monaci a Federico IL 5 Non così si parla dell' incognito Alenne, che certo non poteva
essere effigiato nel luogo dove sono ricordati i principali possedimenti della famosa abbazia. —
Il Bindic non riporta questo castello mentovato già dallo Schulz 7 (Vedi eliotipia).

Così nella terza formella a destra, perchè poco pratico della lettura, legge: PAjLENV-
ABAJ5JZVM, e soggiunge che erroneamente presso il Calore e gli altri si legge: PA-

' Cfr. Archivio storico dell'arte, anno IV, fase. I. —
P. L. Calore, L'abbazia di San Clemente a Casauria.

2 Cfr. Grov. Pansa, Il Chronicon Casauriense e le
vicende dell'insigne monastero di San Clemente alla Pe-
scara; studio storico-critico, con una tavola; Lan-
ciano, Rocco Corabba editore, 1893.

3 Cfr. Muratori, op. cit., p. 881 D.

4 Muratori, op. cit., p. 852 B; Annali, anno 1038.

5 Cfr. Reg. Angioina nel grande archivio di Na-
poli, reg. 28, 1277, F. f. 96.

6 Cfr. V. Bindi, Monumenti storici ed artistici degli
Abruzzi, p. 444.

7 Cfr. H. W. Schulz, op. cit., toni. II, p. 30.
 
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