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Archivio storico dell'arte — 7.1894

DOI issue:
Fasc. III
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Calore, Pier Luigi: La ricomposizione delle Porte di San Clemente a Casauria
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https://doi.org/10.11588/diglit.19206#0255

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LA RICOMPOSIZIONE DELLE PORTE DI SAN CLEMENTE A CASATJRIA 213

A Monsieur Pierluigi Calore

Pesco Sansonesco (Teramo).

Paris, 23 avril 1891.

Monsieur et cher Oonfrère,

Je ne veùx pas tarder à vous accuser reception de l'envoi que vous avez bien voulu me faire sur
la recommandation de M. De Nino. Je puis dire (pie j'ai été enchanté de votre publication, qui par le
nonibre et la beauté de ses illustrations, l'érudition du texte, est enfili digne du monuinent trop delassé
dont elle nous donne l'histoire. Elle m'intéresse spécialenient moi-mème à cause des églises clémentines
dont je fais aujourd"Imi le tableau et dont elle est une des plus importantes. Gràce à vous, et, si vous
ne dites pas que vous trouvez ces petits emprunts indiscrets, je pourrai compléter mon étude de la facon
la plus heureuse. Voici dans le ])li un calque de ce que je compte faire, le pian general que vous donnez
d'une facon plus explicite (pie Scliulz et une restauration de l'abside où je suppose la nef centrale domi-
nant les collatéraux. Ce petit concours et l'honneur d'insérer votre noni sur mes planclies m'honoreront
beaucoup.

Si vous avez besoin de quelque nouveau détail de notre M. S. Casauriense, je vais tous les jours à
la bibliothèque nationale et rien ne me serait plus facile que de joindre quelques nouvelles esquisses
aux vòtres. Je vous remet sous ce pli une carte francaise avec mon adresse, mais qui est valable pour le
retour.

Veuillez, Monsieur et cher Confrère, recevoir avec mes nouveaux remerciments l'expression de mes
sentiments les plus distingués.

Georges Eohault de Fleury.

V2, Rue d'Aguessau.

I monumenti artistici in tanto sono importanti, quanto offrono allo studio dello scien-
ziato qualche punto eccezionale. Dagli studiosi di belle arti si fanno studi particolari
intorno alla misurazione, allo spaccato, alle piante ecc.; ma ciò come esercitazioni e pre-
parazione allo studio scientifico di essi.

San Clemente a Casauria è notevole per gli ornamenti, che le fotografie possono
riprodurre con sincerità maggiore di qualunque interpretazione artistica.

II signor Piccirilli è quello stesso che va illustrando le chiese di Sulmona, dove tro-
vasi una notevole influenza dell'arte svoltasi col monumento di Casauria; ma egli, ripetute
volte, ha discorso intorno alle chiese di quella illustre città, prima in diversi articoli sul-
VItalia artistica illustrata, poi in monografie speciali, " Monumenti architettonici, sulmonesi
descritti ed illustrati. „ senza del tutto andar dritto al segno, così che verso di sè stesso
può rivolgere le sue lamentanze. Il poverello s' è preoccupato per dimostrare di non essere
al giorno delle scoverte di cui si è arricchita la scienza da tanto tempo ; sicché sostiene,
che all'epoca in cui veniva scolpito l'ambone di San Clemente, la scuola cosmatesca stava
in Mente Dei,1 e me ne fa rimprovero ; mentre, se volesse benignarsi di leggere Forthin-
gham, " Review of archeology, o, per non andar troppo lontano, le pubblicazioni che il
eh. G. B. De Rossi faceva nel " Bollettino d'archeologia cristiana „ sin dal 1875 (fase. 3°,
pag. 126 e seg.), potrebbe apprendere, che Giacomo Cosma lavorava insieme con Lorenzo
suo padre, sulla fine del secolo xn, e ne afferma la verità con la testimonianza di diverse
epigrafi viste da Pietro Sabina nell'antica basilica vaticana prima che i novelli architetti
ne cominciassero la deplorevole demolizione, delle quali epigrafi già nel 1839 parlarono il
Gai e poi il Barbier de Montault. E, per non citare altro, basta ricordare, che nel 188-1
ne parlò anche lo Stevenson, in occasione della mostra che la città di Roma fece alla
esposizione di Torino, il quale, dopo una breve descrizione, dove prova pure che solo Gia-
como nel 1205 faceva le porte di San Saba sull'Aventino, conchiude: ".....Queste date

1 Cfr. G. Pansa, op. cit., pag. 100, secondo alinea. Cfr. anche P. Piccirilli, La basilica di San Clemente a
Casauria. Lettera artistica, pag. 22.
 
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