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Archivio storico dell'arte — 7.1894

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Fasc. V
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Malaguzzi Valeri, Francesco: La chiesa ed il portico di San Giacomo in Bologna
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https://doi.org/10.11588/diglit.19206#0368

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LA CHIESA ED IL PORTICO DI SAN GIACOMO IN BOLOGNA

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di cotto sono il risultato della sovrapposizione di molti fregi, tra i quali una fila di gigli,
in una, sul cordone di mezzo (V. tav. Iti). In un altro rosone leggesi, tutt' intorno, in
caratteri gotici rilevati, VAve Maria.

Nello stesso secolo si eressero alcune tombe nelle vicinanze della chiesa, forse a me-
moria degli oblatori più generosi che abbiamo ricordati. Tra queste deve certamente an-
noverarsi quella incavata nel muro presso l'ingresso del Liceo musicale, ornata in origine
di pitture, di stemmi ora (piasi del tutto rovinati e di ricche terrecotte recentemente re-
staurate (V. tav. IV).

Tav. V. - PORTICO LATERALE DELLA CHIESA DI SAN GIACOMO (1478-1481)

Fino alle costruzioni della fine del Quattrocento che ora ricorderemo, la chiesa di
San Giacomo degli Eremitani conservava dunque, meno che nella parte absidale e in qualche
particolare, la severa forma romanica. Ma sulla fine del secolo xv la chiesa, o perchè i
sottili piloni non offrivano sufficiente garanzia per la solidità del monumento, tuttora raf-
forzato da catene e chiavi di ferro, o per altre ragioni che non conosciamo, dovette subire
radicali cambiamenti. Si alzò il tetto e si eressero otto grandi piloni per sostenerlo e per
assicurare la unità e la durata dei muri laterali. A precisare la data di questi nuovi lavori
non mancano documenti. Già il Nadi, nel suo Diario, ci ricordava che nel 1497 e 1498
si costruivano le vòlte della chiesa, che la Camera concorse con lire 600 annue finché
durò il lavoro, che si abbellì la chiesa, si disfece la scuola dei cantori e si rifece l'aitar
maggiore, innanzi al coro.

Arrhiiii, n/,irico dell'Arte - Anno VII, Fase. V. -
 
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