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Archivio storico dell'arte — 7.1894

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Fasc. V
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Calzini, Egidio: Marco Palmezzano e le sue opere, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.19206#0393

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350 K(UDH) CALZINI

somiglia linea per linea al più volte ripetuto e preteso profilo di Caterina Sforza. Come
si deduce dalla Cronaca Albertina, questo lavoro costò 150 ducati. Da un altro codice
(secolo xvi) si rileva come la stessa tavola nel 1510 venisse acquistata da Alfonso del
reame di Napoli, 1 che in ({nei giorni si trovava in Forlì, e come nal L515 Lo stesso
Alfonso La donasse al monastero di San Mercuriale, insieme alla cappella della Concezione,
ove la tavola stava già. 2

La scadente figura di San Barbaziano non è del Palmezzano ; essa fu colorita, assai
dopo, sopra quella di San Ruffìllo, fatta dal nostro pittore. E ciò avvenne per desiderio
della famiglia Merlini, la (piale nel 1575, e non 15(>(ì, come scrive il Casali, aveva acqui-
stato il diritto di iuspatronato sulla cappella della Concezione. 3

Uno de' suoi quadri men belli, dipinto nel 1510, rappresentatavi la Vergine col Bam-
bino, in mezzo ai Santi Girolamo e Gio. Battista, si conserva al Museo Lateranense in
Roma, insieme a un'altra sua bella tavola, dipinta, come vedremo, nel penultimo anno di
sua vita.

Del primo diamo qui la riproduzione (Tav. XIV).

1 Nel libro delle Ricordanze A, foglio 46 (dall'an-
tico archivio di San Mercuriale, ora del municipio),
sotto la data MDXXIIIJ, al tempo dell'Abate D. Fi-
lippo, leggesi:

" Ricordo come io Abbate addì 15 di septembre
1510, feci la cappella di S. Giovanni Baptista cliè
tra la capella di Numaj et la capella di S. Nicolò;
et Alfonso di Reame di Napoli lecci a no comp.10
la Anchona della Compagnia del Corpo di Christo.
Et qu. dto Alf'onse cenando a casa sua feci dona-
tione al Monast. di d.** Ancona. Rog. S. Giouannj
micbelinj. Et po' ho fatto questo ricordo acciochè
uerrà da poi sappi che dta capella e libera del Mo-
nastero. Et possi dare a chi para al conuento uro.

" Ego idem Abbas maini propria scripsi. „

2 Idem, fol. 36 (arch. cit.) : " Rdo come adì 15 di
Giugno 1515 Alfonse di Riamo fecce libera dona-
tione al Monast." della Capella titolata in zan Gio-
uanni Babtista con la tauola sua posta nella giesa
nostra di San Mercuriale. „

Questi due ricordi furono citati la prima volta,
ma non trascritti, dal Casali nel 1814.

3 Ricordanze B, fol. 10!) (arch. cit.): " Ricordo
come adì 2 iiij xbre (1573) udendo il ne Abe don
Calisto Solari concedere la Cappella della Concet-
tione, la quale in tutto e per tutto ci appartiene al
Mon.' "' ]>. non ci esser padronato, et farne donatione
alli Mei-lini, cioè a INI." Barbatiano, et alli fratelli,
quali p esser stati benefattori della Casa et p. ri-
conoscere dta donatione promettano donare et dare
alla Badia scudi .... da spendersi in benefitio della
( Miiesa. „

A fol. 110: " Nota come in dto tempo essendo
uenuti li huomini della compagnia in discordia col
p. Abe sopra dta cappella perchè uolevano l'arme
della compagnia nella cappella grande, et uolevano
scudi 50 p. fare il ciborio in su l'aitar maggiore;
onde il p. Abe non uolse acconsentire : onde si cauò
un breue da p.p. gregorio i3° il quale conteneva che
la cappella della concettione si potessi dare ai Mer-
lini et che dti merlini o giotti, non lussi più obli-
gati a fare quella di s. Barbatiano acanto alla porta :
ma che la medesima cappella della concettione ser-
rassi; et lussi intitolata anco a s. Barbatiano; et
che li danari che era donati, seruissino tutti p. la
edificatione della cappella maggiore, et che la com-
pagnia non si douessi intromettere in tal cosa :
così p. tal cosa uene la badia sciolta da tanti fa-
stidi], che aueua con li huomini della compagnia,
quali erano contrarij che non si facessi tal fabrica ecc. „

E a fol. 119: " Cappella della concettione donata
allj Giottj. „

" Ricordo come adì 30 di marzo 1575, il R.'1"
p. Abe d. Aurelio da Forlì, dette e donò al E. Ca-
ualier Simone, a M.ve pagolo e m.re Barbatiano, e
alli Eredi di m.re Oratio Merlinj, als de Giottj e a
lor descendenti, la Cappella della concettione. dove
stana già il S."'° sac.'" posta nella chiesa di s. Mer-
curiale; la quale era del monastero; Et li elicti de
Merlini donano e danno al monastero in nome di
limosina e ricompensa di dta cappella scudi dugento
cinquanta: (piali denari si debbino tutti spendere
nella cappella maggiore per fare quella clic grande
[e] che il coro ui possa stare, ecc. „
 
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