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Archivio storico dell'arte — 7.1894

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Fasc. V
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https://doi.org/10.11588/diglit.19206#0408

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su Nicolò da Puglia detto dall'Arca, Giacomo Filippo
Ditraldi, pittore ferrarese, la 8. Cecilia di Raffaello,
Alfonso Lombardi, Ercole Procaccini, Guido Reni, ecc.

I.

Nicolò da Puglia, detto dall'Arca, chiede ed ottiene di
essere esentato dal prestar obbedienza alle Società
d'arti di Bologna. — Notizie sull'arca di S. Do-
menico e sulla Madonna nella facciata del palazzo
di Bologna.

Il sepolcro o arca di San Domenico, nella
chiesa omonima a Bologna, costrutto da Nicola i
Pisano, subì modificazioni, com'è noto, quando,
costrutta la grande cappella a quel santo, si volle
arricchirne la tomba coll'attuale splendida cimasa
marmorea, scolpita da Nicolò da Puglia, che per
tal lavoro fu poi sempre chiamato dall' Arca. Questi
eseguì il coperchio piramidale e i festoni coi gra-
ziosi putti, la statua del Padre Eterno sulla cima,
VEcce homo coi due angeli, i quattro profeti, i
SS. Domenico, Francesco, Floriano, Vitale ed Agri-
cola e l'angelo di sinistra sorreggente il cande-
labro.

Un partito del comune di Bologna del 3 giu-
gno 1469 ordina una ritenuta a tutti i propri sti-
pendiati per concorrere nel lavoro dell' arca di
San Domenico finché il lavoro non sia finito : l'or-
dine vien ripetuto il 19 settembre 1470. 1 Nel 1469,
per decreto dei sedici riformatori, si assegna inol-
tre la somma di 700 scudi d'oro per condurre
a termine il lavoro, e a sorveglianti si nomi-
nano quattro cittadini, tra i quali Giovanni II

1 Archivio <li Stato di Bologna — Comunale — Partiti
\\ giugno 140!) e 19 settembre 1470.

Archivio dorico dell'Aite - Anno VII Fase. V.

Bentivoglio. 1 La spesa dunque fu sostenuta dal
Senato di Bologna, come riportava il Davia nella
sua memoria sull'arca del santo, che cita inoltre
un libro Consiliorum Sancii Dominici Bononiae che
a c. 19 sotto l'anno 1469 riportava le notizie de
fabbricatione Arcae S. Dominici nondum compietele
debeat compievi per Mag. Nicolaum de Balia, poscia
a c. 20, 10 agosto, riferiva il decretum quod Mag.
Nicolaus fabricare debeat in Gonventu.2 Ma disgra-
ziatamente oggi tutte le carte del convento che si
riferiscono alla storia di quel monumento non sono
più nell'Archivio di Stato di Bologna, essendo state
da tempo restituite al generalato dell' ordine dei
Domenicani. Crediamo utile riferire tuttavia quanto
dai partiti del Comune troviamo che si riferisca
al grande scultore.

Riportiamo qui una sua petizione agli Anziani
per essere esentato dal prestare obbedienza a certe
Società d'arti della città, nel tempo ch'egli stava
appunto lavorando intorno all'arca.

" Vostre Reverendissime Dominationi.
" M. Nicolaj de Apulia Sculptoris.

" Supplicatur humiliter et devote prò parte fide-
lissimi servitoris eiusdem Magistri Nicolai de Pulia
sculptoris et magistri Intaglij in omnibus et qui-
buscumque rebus videlicet tam in lapidibus mar-
moreis quam in lignaminibus et in metalibus: et
qui ad presens facit et laborat ac complet arcani
Sancti Dominici: Quatenus cum ipse supplicans
exercuerit et exerceat dictum ministerium ipse
cum eorum iuvenibus et garzonibus in civitate
Bononie et contingat aliquando ex causa dicti eius
exercitij pingere cum coloribus et aliis necessariis

' Memorie storico-artistiche intorno all'arca di San Domenico del
marchese Virgilio Davia. Bologna, Mainigli, 1S42, i>ag. Ì24.
* hi.

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