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Archivio storico dell'arte — 7.1894

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Fasc. V
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https://doi.org/10.11588/diglit.19206#0418

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RECENSIONI

Catalogue descriptive and historical of the Pictures and
Sculpture in the Corporation Galleries of Art. Glas-
gow, compiled by James Paton. — Glasgow, 1892.

Ideine Galeries'udien Neue Folge. Von D1'Theodor vox
Frimmel. — Die Gemaldesammlung in Herman-
stadt. Wien, Verlag von G-erold und C;", 1894.

Non si tratta che di due cataloghi, ma entrambi
ci giungono benvenuti, come libri informativi, trat-
tati con cura e secondo le vedute della moderna
critica. Vi apprendiamo se non altro che anche in
lontane regioni, dove forse meno si crederebbe, si
trovano mecenati e studiosi dell' arte che hanno
lasciato traccia onorevole della loro cultura.

Entrambe le Gallerie qui contemplate debbono
la loro origine a privati cittadini, raccoglitori di
opere d'arte, i quali vollero ricordarsi nelle loro
disposizioni testamentarie delle loro città native,
lasciando alle medesime delle raccolte, in seno alle
quali si trovano molte opere degne di essere osser-
vate e studiate.

E incominciando con quella di Glasgow in Iseo-
zia, che gode di buona fama, ci pare che meriti
di essere riferito il tenore della disposizione colla
quale il suo principale fondatore le volle dare vita^
pel modo assennato con cui si è espresso : " Io —
egli vi dice — Archibald McLellan, fabbricatore di
cai-rozze in Glasgow, considerando che per trenta
anni ho speso buona parte del mio tempo d'ozio
nel fare una raccolta di dipinti, da servire ad il-
lustrare il lato caratteristico e il progresso delle
varie scuole di pittura in Italia, Germania, Spagna,
Paesi Bassi e Francia, dal rinascimento dell'arte
nel xv secolo in poi; e stimando che, per imper-
fetta che sia qualsiasi simile raccolta formata da
un privato, possa essere di qualche utilità a coloro
che sono desiderosi di studiare il progresso del-
l'arte; e desiderando parimenti che ciò abbia ad
essere fatto per costituire una fondazione da essere

successivamente aumentata e completata, mercè le
contribuzioni di coloro che hanno maggiori mezzi
e migliore giudizio per scegliere pregevoli esem-
plari delle rispettive scuole; ed essendo compreso
dalla persuasione che lo studio di tutto quanto ha
attinenza colle belle arti, deve riescire a sicuro
line nell' elevare e raffinare lo spirito di ogni classe
sociale, nel mentre ha pure intima connessione colla
prosperità manifatturiera e mercantile di questa co-
munità, per questi vari motivi — in vista dello mie
diuturne relazioni con Glasgow e colle sue varie
pubbliche rappresentanze, e come umile testimo-
nianza della mia affezione a' suoi abitanti e del mio
desiderio di contribuire al loro benessere e alla
loro edificazione per quanto sta in mio potere di
promuoverli — ho deliberato di consacrare la detta
mia raccolta all' uso del pubblico, prendendo gli
opportuni accordi, a tal uopo e per quanto spetta
alla esposizione delle opere d'arte, coi custodi (Tru-
stees), esclusivamente incaricati della relativa con-
servazione ed amministrazione. „

Il benemerito legatario, dopo avere costruito
apposito edificio atto ad accogliere la raccolta, morì
nel 1854, e dal 185(5 in poi essa è aperta al pub-
blico. Nò rimase frustrato il suo voto, che il suo
esempio avesse a suscitare altri legati di privati,
come si rileva da qiianto viene riferito nella pre-
fazione al catalogo, altre donazioni cospicue essendo,
state fatte realmente negli anni seguenti.

Fatto sta che il Museo artistico di Glasgow ora
contiene non meno di 561 opere d'arte, escluse quelle
della statuaria, costituite queste alla loro volta da
una quarantina di capi, quasi tutti di artisti mo-
derni. Vi troviamo tuttavia noverata una piccola
Venere seduta, che viene ritenuta quale opera di
Giov. Lorenzo Bernini.

La pittura italiana deve porgere parecchi esempi
 
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