472 EGIDIO CALZINI
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Spesse volte il biografo nel conchiudere il suo lavoro è tratto a considerare se
nella fama o nella sorte di colui del quale scrisse, ebbero parte soltanto i meriti, le virtù
peculiari dell'uomo o non piuttosto il soccorso di circostanze favorevoli, la fortuna amica,
andò miseramente perduta. Si fecero in seguito al- In quella stessa circostanza, nell'antica sepoltura
cune ricerche, ma tutte infruttuose. vicino alle ossa del pittore, fu trovata questa piccola
Il ritratto invece ch'era sopra il sepolcro del pit- croce di bronzo di Corinto che noi disegnammo al
tore, del quale abbiamo dato già la riproduzione, naturale. Essa è oggi custodita dalla famiglia Pal-
nello stesso anno 1781 fu ritirato dalla famiglia e mezzani, alla quale ci è grato porgere i nostri l'in-
da essa ceduto poi nel 1854, al Municipio, per 969 graziamenti anche per quelle poche notizie ch'essa
scudi. Abbiamo sott'occhio le pratiche occorse per potè offrirci a corredo del nostro studio,
l'acquisto del prezioso dipinto, tra la famiglia Pai- Dove morì il pittore? A Forlì pare certamente,
mezzani e il Gonfaloniere conte Pietro Guarini ; pra- ma in quale delle sue case non è detto. Giovanni
tiche che qui non è il caso di riportare. Casali, basandosi su notizie di un certo Pietro Val-
Quattordici anni sono, nel giugno cioè del 1880, licelli della Mora, agente di casa Palmezzani, scrive
le ossa del Palmezzano insieme a quelle di altri della che il buon vecchio morì nella già ricordata Casa
sua famiglia, furono trasportate (tutto ciò è brutto dei Galleppini, presso la demolita chiesa di San Pier in
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a dirsi, ma è vero) in una umile carriola sino al Scotto (oggi Valeri, in Borgo. Mazzini), neUa quale
pubblico cimitero, ove furono seppellite, con quelle dalla parte che guarda a settentrione, aveva fatto co-
degli altri suoi congiunti, sotto questa iscrizione: struire lo studio. Ma si noti che codesto agente dei
XXIII GIVGNO MDCCCLXXX Palmezzani, vivente ancora or non sono molti anni,
I FIGLI DI FILIPPO PALMEGGIANI non poggiava il suo asserto su alcun fatto o docu-
NBLLTcHiZ™E™EN?CANI l're0ÌS°- fede adunque dobbiamo pre-
TRAMVTARONO QVI LE CENERI stare alle parole del Casali ? Ragionando m tal modo,
DEI LORO MAGGIORI non sarebbe più giusto, perchè più verosimile, so-
TRA CVI spettare che il vecchio maestro morisse invece nella
NANNE TOMMASO MARCO caga patern- nel rione di Santa Croce (oggi Rione
NELLE GVERRESCHE E PACIFICHE ARTI _. ' , D 7
E NELLA PITTVRA Garibaldi), o nella sua villa prediletta delie Banzole,
FECERO OVVNQVE CELEBRATO a pochi chilometri dalla porta di Ravaldino?
IL NOME DE LA PATRIA Qui volevamo produrre l'alberetto della famiglia
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Spesse volte il biografo nel conchiudere il suo lavoro è tratto a considerare se
nella fama o nella sorte di colui del quale scrisse, ebbero parte soltanto i meriti, le virtù
peculiari dell'uomo o non piuttosto il soccorso di circostanze favorevoli, la fortuna amica,
andò miseramente perduta. Si fecero in seguito al- In quella stessa circostanza, nell'antica sepoltura
cune ricerche, ma tutte infruttuose. vicino alle ossa del pittore, fu trovata questa piccola
Il ritratto invece ch'era sopra il sepolcro del pit- croce di bronzo di Corinto che noi disegnammo al
tore, del quale abbiamo dato già la riproduzione, naturale. Essa è oggi custodita dalla famiglia Pal-
nello stesso anno 1781 fu ritirato dalla famiglia e mezzani, alla quale ci è grato porgere i nostri l'in-
da essa ceduto poi nel 1854, al Municipio, per 969 graziamenti anche per quelle poche notizie ch'essa
scudi. Abbiamo sott'occhio le pratiche occorse per potè offrirci a corredo del nostro studio,
l'acquisto del prezioso dipinto, tra la famiglia Pai- Dove morì il pittore? A Forlì pare certamente,
mezzani e il Gonfaloniere conte Pietro Guarini ; pra- ma in quale delle sue case non è detto. Giovanni
tiche che qui non è il caso di riportare. Casali, basandosi su notizie di un certo Pietro Val-
Quattordici anni sono, nel giugno cioè del 1880, licelli della Mora, agente di casa Palmezzani, scrive
le ossa del Palmezzano insieme a quelle di altri della che il buon vecchio morì nella già ricordata Casa
sua famiglia, furono trasportate (tutto ciò è brutto dei Galleppini, presso la demolita chiesa di San Pier in
SfKAN 7 CSSC L
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a dirsi, ma è vero) in una umile carriola sino al Scotto (oggi Valeri, in Borgo. Mazzini), neUa quale
pubblico cimitero, ove furono seppellite, con quelle dalla parte che guarda a settentrione, aveva fatto co-
degli altri suoi congiunti, sotto questa iscrizione: struire lo studio. Ma si noti che codesto agente dei
XXIII GIVGNO MDCCCLXXX Palmezzani, vivente ancora or non sono molti anni,
I FIGLI DI FILIPPO PALMEGGIANI non poggiava il suo asserto su alcun fatto o docu-
NBLLTcHiZ™E™EN?CANI l're0ÌS°- fede adunque dobbiamo pre-
TRAMVTARONO QVI LE CENERI stare alle parole del Casali ? Ragionando m tal modo,
DEI LORO MAGGIORI non sarebbe più giusto, perchè più verosimile, so-
TRA CVI spettare che il vecchio maestro morisse invece nella
NANNE TOMMASO MARCO caga patern- nel rione di Santa Croce (oggi Rione
NELLE GVERRESCHE E PACIFICHE ARTI _. ' , D 7
E NELLA PITTVRA Garibaldi), o nella sua villa prediletta delie Banzole,
FECERO OVVNQVE CELEBRATO a pochi chilometri dalla porta di Ravaldino?
IL NOME DE LA PATRIA Qui volevamo produrre l'alberetto della famiglia