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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 1.1895

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Fasc. IV
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Ffoulkes, Constance Jocelyn: L' esposizione dell'arte veneta a Londra, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.19207#0256

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L'ESPOSIZIONE DELL'ARTE VENETA A LONDRA

Vili.

i sia concesso, prima di passare ai pittori del Rinasci-
mento maturo, di fare alcune osservazioni ai paragrafi
precedenti di questo articolo, dove, con nostro ramma-
rico, si sono infiltrati alcuni gravi errori.

In primo luogo è da osservare, riguardo al piccolo
quadro attribuito a Jacopo Bellini (n. 3), che non è
punto opera di scuola veneta, ma piuttosto veronese,
secondo giudici competenti, vale a dire uscito dalla
scuola di Domenico Morone. Quanto al soggetto, è in-
teressante dal lato storico. Yi è rappresentato un frate
domenicano, predicante in piazza ad un numeroso as-
sembramento di popolo. Yi si scorgono parecchi uomini
con capelli lunghi e turbante in testa a guisa di rab-
bini. Secondo la tradizione, il santo domenicano Vincenzo Ferrer ebbe a predicare frequen-
temente in diversi paesi e a fare molte conversioni, specialmente fra gli Ebrei. Pare dunque
giustificata la congettura del catalogo che il soggetto avesse a rappresentare la predica di
detto frate. La facciata della chiesa è stata da alcuni identificata quale quella di Sant'Eu-
femia a Yerona. Sul balcone a sinistra, posto di sopra a certe arcate della piazza, si vede
il papa in mezzo al suo seguito. Ora si potrebbe conchiudere che fosse rappresentato nel
quadro un qualche fatto storico riferentesi ad un soggiorno di un papa in Yerona.

Sappiamo del Biancolini 1 che nel 1414 passò per Yerona papa Giovanni XXIII, il quale
si recava al Concilio di Costanza, e in quest'occasione fu accompagnato da molti cardinali.
San Yincenzo morì in Francia nel 1419; rimane a sapere se viaggiando e predicando, come
soleva fare, fosse venuto a fermarsi in Yerona appunto nel momento quando vi si trovava
anche il Santo Padre. Secondo un libro domenicano : Uannée dominicaine, il Santo fece un
rapido viaggio in Italia verso il 1415.

A proposito dei Bellini, vogliamo qui osservare che l'austera figura di San Domenico,
di Gentile Bellini, nominata nel capo I di questo scritto, e che si deplorava quasi sepolta
fra una farragine di cose eterogenee nel Museo di South-Kensington, in seguito ad accordi
intervenuti fra quel Museo e la National Gallery, essendosi riconosciuto il raro pregio del-

1 Supplementi alla cronica di Pier Zagata, II, II,
pag. 83, gentilmente comunicatici dall'egregio signor
bibliotecario G. Biadego, di Verona. In questo propo-
sito è pure da rammentarsi che il papa Benedetto XIII
stabilì a Tortosa in Ispagna delle Conferenze fra i dot-

tori cattolici e gli ebrei, e che in quell1 occasione san Vin-
cenzo vi predicò convertendo parecchie migliaia di per-
sone. Potrebbe darsi che il quadro si riferisse a quel
fatto, l'artista avendo introdotto nel fondo una chiesa
di Yerona per proclamare la sua origine veronese.
 
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