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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 1.1895

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Fasc. IV
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Ffoulkes, Constance Jocelyn: L' esposizione dell'arte veneta a Londra, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.19207#0268
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Un altro maestro di Brescia, Alessandro Bonvicino detto il Moretto, era rappresentato
nella New Grallery, benché in maniera incompleta, con quattro tavole grandi (n.1 56-58 e
11. 64). Per istudiare le sue forme, il suo colorito, la Galleria Nazionale (parlando s'intende
dell'Inghilterra) rimane sempre il posto più importante; in una collezione privata vi si con-
serva pure una tavola interessantissima della sua epoca giovanile, rimarchevole inoltre per

Fig. 19a. - RITRA.TTO MULIEBRE, DI GIULIO CAMPI

(Fotografia Dubray)

la gamma straordinariamente forte del colorito, del tutto diversa da quella delle tinte ar-
gentine, che divennero più tardi così caratteristiche del Bresciano.

XII.

Per quanto concerne i rappresentanti della pittura veneta in un periodo più avanzato,
possiamo farne il riassunto con poche parole.

Il Tintoretto non è rappresentato se non nella grande tavola proveniente da Hampton
Court (n. 159), Ester in presenza del re Assuero.

Gl'innumerevoli ritratti che portano il suo nome non sono degni di lui; nel miglior
caso alcuni potrebbero essere del suo figlio Domenico; non ci è mai riuscito di partecipare
 
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