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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 1.1895

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Fasc. VI
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Anselmi, Anselmo: Le maioliche dei della Robbia nella provincia di Pesaro-Urbino
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https://doi.org/10.11588/diglit.19207#0453

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ANSELMO ANSELMI

è modellata una testolina di serafino, ricorda inoltre le lunette robbiane del Duomo e del-
l'Accademia di Belle arti di Firenze, e quella non meno interessante che nel 1475 fu posta
sopra la porta maggiore della soppressa chiesa di San Michele Arcangelo nella città di
Faenza, come si può ben rilevare col raffronto delle fotografie dei due monumenti che qui
per la prima volta si riproducono. La lunetta di Faenza, di cui parla anche il Malagola
nella sua istoria delle maioliche faentine, fu venduta nel 1872 dal conte Benvenuto Paso-
lini dall'Onda, per L. 6500, all'antiquario marchigiano cav. Ortensio Yitalini e rivenduta
alla sua volta al barone A. Rothschild a Parigi, certamente per un prezzo molto maggiore.

A pochi chilometri dalla città di Pesaro, in una dolce collina in vista del mare, sorge,
in amenissima posizione, il castello di Gradara, uno dei migliori e più completi esemplari

LUNETTA, DI LUCA DELLA ROBBIA

(Presso il barone A. Rothschild di Parigi)

dei nostri castelli dell'era medioevale, disgraziatamente in questi ultimi tempi manomesso da
chi ne divenne proprietario, nonostante che il Ministero della pubblica istruzione, cui spetta
la tutela dei nostri monumenti, abbia fatto in proposito molte pratiche per impedirlo! A tanto
non arrivano ancóra le nostre savie leggi!... ma allora a che giova la sorveglianza dei
direttori degli uffici tecnici regionali, delle Commissioni conservatrici provinciali e dei locali
ispettori dei monumenti?...

Nell'ex cappella adunque di questa celeberrima Rocca, costruita nel 1463, si ammira
anche oggi uno splendido altare in terra cotta invetriata, della quale siamo lieti di presen-
tare una riuscitissima riproduzione tolta da una fotografia dei fratelli Alinari di Firenze.

In un riquadro, che con la cornice architettonica composta di un gradino o predella,
dei due pilastri laterali e del soprastante cornicione, misura in altezza metri 2 e dieci ed in
larghezza un metro e ottanta centimetri, è rappresentata la Tergine col Bambino seduta
in umile sgabello di colore pavonazzetto, e alla destra del riguardante gli stanno ritti in
piedi Santa Maria Maddalena e San Girolamo, bellissimo tipo di penitente, quasi ignudo,
che si picchia il petto con una pietra; alla sinistra Santa Caterina dalle Ruote, regina di
Alessandria, ed un sauto Vescovo francescano. Nella predella divisa da tre spazi, sono, nel
 
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