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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 1.1895

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Fasc. VI
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Recensioni
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https://doi.org/10.11588/diglit.19207#0475

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RECENSIONI

Eugène Montz. Les plateaux d'accouchées et la peinture
sur meubles du XIVe au XVI" siècle. Extrait des
monumenta et mémoires par l'Académie des inscrip-
tions et belles-lettres). Paris, Ernest Leroux, 1894.

L'A., che nel 1889 pubblicò nel « Bullettin de
la Société nationale des antiquaires de France »
ui cenno sui deschi da pasto, ha ripreso il suo tenia
e lo ha sviluppato nel miglior modo. Riassunta la
scoria della pittura su mobili nel Rinascimento, e
con l'ampiezza di notizie, sempre propria di ogni
scritto ddl'A., discorre particolarmente dei cas-
soni pei corredi nuziali e indica i soggetti più co-
muni a cui s'ispirarono i pittori. Notiamo soltanto
che tra i cassoni rappresentanti scene di costumi
contemporanei, l'A. pone quello del Museo di Ve-
nezia, che è frammento di un cassone rappresen-
tante l'istoria di Griselda in una libera traduzione
dal Boccaccio; e tale soggetto meritava d'essere
accennato dall'A., perchè si vede svolto a Bergamo
nella collezione Morelli, nella National Grallery a
Londra, nella Galleria Estense a Modena. Dopo
l'esame dei cassoni, l'A. passa ai deschi da pasto,
e ne dà una classificazione per soggetti, bene sta-
bilendo per quanti legami l'arte del Rinascimento
si congiunga all'esistenza di tutti i giorni, alle spe-
ranze, alle gioie e ai doveri della vita di famiglia.

A. Venturi.

Die Anfànge des Monumentalen Stiles in Mittelalter. Eine
Untersuchung iiber die erste Bliitezeit franzosscher
Plastik von Dr. "Wilhelm Yoge, mit 58 Abbildungen
und 1 Lichtdrucktafel. Strassburg, I. H. Ed.Heitz, 1894.

L'A. con questo volume ha contribuito singo-
larmente alla storia della scultura francese, ricer-
candone lo sviluppo sino al secolo xir, cioè nel
tempo più oscuro, nel tempo in cui solo il Cou-

rajod, e non senza preconcetti, ha già fissato gli
occhi. L'A. tratta della scultura romanica nella
Provenza, nella Linguadoca e nella Borgogna, e
delle sue differenze con la scuola francese del Nord;
esamina le sculture degli artisti di Chartres e la
plastica della Francia settentrionale e media al-
l'epoca di transizione. Infine rileva gli addentellati,
la congiunzione dello stile della scultura da lui
studiata con quella svoltasi dipoi, traendo suo prò
delle acute osservazioni di un tecnico di gran va-
lore, quale fu il Viollet le Due. Questo saggio del
giovane studioso d'arte è veramente magistrale per
il rigore delle ricerche, e lascia sperare che l'A.
vorrà continuarle. Egli dice, nella prefazione, che
una storia della plastica francese sulle nuove fon-
damenta della critica d'arte sarebbe l'opera di una
intera vita, ed anzi che, dato lo stato presente
delle ricerche su quel soggetto, un'intera vita non
basterebbe. Si può obbiettare che il saggio di un
giovane, il suo saggio, dà speranza che l'opera si
compia in tempo breve. Certamente il libro deve
incitare gli studiosi a continuare le ricerche con
uguale buon metodo, a portare uno spirito d'ordine
nelle idee storiche confuse sulla scultura medio-
evale.

A. Venturi.

Les émaux byzantins, collection de M/ A. Zwénigorod-
skoì'. Histoire et Monumens des émaux byzantins par

N. Kondakow. Francfort sur Mein, 1892.

Il libro, edito in 600 esemplari (200 in lingua
russa, 200 in francese, 200 in tedesco), non è in
vendita, e gli studiosi italiani potranno ammirarlo
tuttavia nelle principali biblioteche italiane, a cui
ne fu fatto dono recente dall'editore munifico
Zvénigorodskoi". Questo nobile signore racconta
 
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