Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
116

vegnirete, tanto mi sarà grato et acciò che habbiati più libero transito quà aligata havreti una
patente de la qual ve ne prevalereti secundo ve accaderà el bisogno et a vui mi offero.

Mantuac 21 fcbbrary 1532.

II Duca di Mantova

(al di fuori) A messer Alfonso Ferrarese sculptore.

ANNOTAZIONI

(1) — Trascritta dagli Spogli del Sig. Arrivabene; e fu ancora pubblicata dal Gaye.

(2) — Questo artefice che dal Yasari fu nominato Alfonso Lombardi, dal Freddiani Alfonso Lucchese
e da altri il Ferrarese, fu Alfonso Cittadella il più distinto plastico di cuì ci rimanga memoria (come
scrisse il Cicognara). Visse egli molto tempo in Ferrara ed anco in Bologna dove, si racconta, che mentre
il Tiziano si occupava a ritrarre in dipinto l’Imperatore Carlo quinto, Àlfonso lo effigiò con cera in una
piccola medaglia con tanta perfezione, per cui quel monarca lo premiò largamente.

(3) — Non sappiamo quali fossero le opere accennate in questa lettera che Alfonso avesse eseguite pel
Gonzaga. Conosciamo anche altre due lettere dello stesso Gonzaga, nelle quali si parla di Iavori affidati al
Lombardi, ma nemmeno da queste si può argomenlare quali fossero state le opere commessegli. In una,
scritta al 18 di dicembre del 1533, si legge che Alfonso era allora stato in Carrara ed in Savona bene ac-
colto dal re cristianissimo e dal Rev. Mons. de’Medici e che intendeva di recarsi a Roma; onde il Gonzaga
dicevagli : sperare clie per la varietà delle cose che vi saranno rappresentate nel viaggio vostro potrete
aggiungere qualche altra bella inventione a la opera che avete a fare da me, confortandolo ed expedirsi
più presto che sia possibile per venir al lavoro de la impresa clie haveti. Da altra lettera scritta da\Duca
di Mantova ai quaranta riformatori dello stato di libertà di Bologna al 7 di dicembre del 1537 rilevasi
cbe Alfonso Lombardi al quale egli fece fare alcune opere di marmore poco prima d’allora era morto.

— N. 151. —

Ordine di pagamento ad Antonio ed a Paolo Rìola, scritto al 22 di febbrajo del 1532. (Inedito)

Magnifìco D. Thexaurcro de lo 111. S. nostro facia pagamento a M. ro Antonio e M. ro Pavolo fra-

lelli de la Mola (1) intajadori per haver ligata una preda de meschio tonda.de Nogara

tirala al quadro cum uno friso remesso de sopra et da lato che religa dita preda cum li soi pro-
fili bianchi e ne H cantonali lavorato de remesso cum nel mezzo li monti et li luzertoni et facto
un piè tondo cornisato e intaliato a forma de tavola quadra; facta de comission de lo 111. S. no-
stro et facto merchato cum el Spect. M. Julio Romano in schudi 25 de oro adi 17 febr. 1532;
et per haver pagati li fachini che porlarono dita preda, suma L. 131 ; 17.

Mandato Magnif. Principis Ducis Mantuae D. Thexaur. solvat Antonio et Paulo de Mola in-
cisoribus libr. 131: 17 pro causa suprascripta et ponat in expensis ecc.

Mantuae die 22 februar. 1532.

ANNOTAZIONE

(1) — Dei fratelli Mola si vegga a quanto fu scrillo nel primo volume a pag. 85 ed ancora al docu-
mento N. 178 che sarà riferito in appresso.

— N.° 152. —

Codicillum magistri Laurenlii de Leonbrunis, scritto al 24 di marzo del 1532. (1)

1532_indic. V tempore ecc die dominico 24 mensis martii. Mantuae in domo mei notarii

infras. praesentibus ecc.

ìbique magister Laurenlius fìl. quond. magn. Lucae de Liombrunis (2) pictor habit. Manluae
 
Annotationen