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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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Fasc. 3
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Colasanti, Arduino: L' esposizione internazionale d'arte decorativa moderna in Torino
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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0283
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ARTE CONTEMPORANEA

L’ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE DECORATIVA MODERNA

IN TORINO.

A poco si è chiusa in Roma la Mostra internazionale del bianco
e nero che, nelle più varie espressioni della grafica, ci ha rive-
lato quella spontanea intimità di sentimento, quei fuggevoli
atteggiamenti del pensiero, quelle rapidissime visioni di parvenze
nuove che spesso le arti maggiori sdegnano, ma che valgono
a rendere, meglio di ogni altra manifestazione, il temperamento
di un’epoca, di un popolo, di un artista. E mentre Venezia
prepara la quinta delle sue esposizioni mondiali, Milano, per
celebrare un grande trionfo dell’ umano lavoro, non trova di
meglio che raccogliere fra le sue mura ciò che dello spirito
umano è a un tempo la più alta manifestazione e il più nobile
conforto. In questo nuovo fremito di rinascenza che ci scuote e ci desta, in questa rinnovata
primavera italica, in quest’impeto di vita che tutti ci possiede, in questo sogno di bellezza
che feconda il nostro pensiero e il nostro sentimento, Torino ha inaugurata la prima Esposi-
zione internazionale di arte decorativa moderna.

L’arte, nella sua evoluzione che ne determina gli atteggiamenti in una successione non
interrotta di tentativi e di conquiste, non può sottrarsi all’influenza delle altre manifesta-
zioni dell’attività umana. Così, mentre la sua vita esteriore si svolge in una derivazione da
maestro a maestro, da paese a paese, da periodo a periodo, per modo che si vede sbocciare
una forma dall’altra ed è possibile di seguirne il cammino secolare e di rintracciare tutte
le correnti diverse per cui gli elementi nuovi si sono volta a volta associati a quelli che la
tradizione forniva, la vita intima dell’arte rispecchia sempre, più o meno chiaramente, l’am-
biente nel quale si manifesta. Ora, in un secolo che si gloria di rivolgere a intenti pratici
tutte le espressioni della vita, e mena vanto di non voler apprezzare il bello, se non è anche
utile, l’ufficio decorativo dell’arte doveva delinearsi ed affermarsi nel modo più solenne.
Tanto più che quest’affermazione, procedendo da una fioritura dello spirito umano in cui
tutte le forze s’impongono contemporaneamente, era anche una ribellione contro il vieto
convenzionalismo di forme ormai condannate, perchè non rispondenti più alle idee nuove,
era la reazione contro la brutalità di un progresso meccanico che toglieva ogni poesia al
lavoro manuale. Questa ribellione, limitata dapprima a pochi intellettuali, è divenuta ormai
aspirazione generale, si è fatto istinto della universalità. Penetrato in tutti i paesi e in
tutte le classi per la molteplicità dei fini a cui mira, e perchè come espressione di un felice
connubio dell’arte con la scienza, della poesia con la praticità, attesta un lavorio essenzial-
mente moderno, il complesso movimento che usciva dal campo dell’estetica propriamente
detta, per assurgere ad una vera importanza morale, non si limitò ad una tendenza rispon-
 
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