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Robert, Carl [Hrsg.]; Matz, Friedrich [Hrsg.]; Andreae, Bernard [Hrsg.]; Robert, Carl [Hrsg.]
Die antiken Sarkophagreliefs (3,2): Einzelmythen: Hippolytos - Meleagros — Berlin, 1904

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https://doi.org/10.11588/diglit.12013#0179
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TAFEL LXXXVIII DAS JAGDMAHL 271—273 — DER TOD DES MELEAGER 274

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den Eberkopf, der auf einer runden, von einem niedrigen
Untersatz getragenen Schüssel ruht. Die Stellung erinnert
an die des bärtigen Mannes an der rechten Ecke von 265'
S. 32g. Sonst könnte man auch an einen Dioscuren denken,
für den aber wieder das Himation nicht passen würde. Eine
Entscheidung ist unmöglich, da wir nicht wissen können,
wie viel dal Pozzo's Zeichner auf dem Papier ergänzt hat,
obgleich die übrigen Figuren, wie der Vergleich mit den
Repliken 2641—272 lehrt, im ganzen gut erhalten gewesen
zu sein scheinen. Zu beiden Seiten des Speisesophas je

ein Lorbeerbaum. An der rechten Ecke bildet Oeneus
den Abschluss. Er ist mit einem langen und hochgegür-
teten ärmellosen Chiton und einem auf der rechten Schul-
ter gehefteten Mantel bekleidet, trägt in dem lockigen
Haar eine Binde und hält in der Linken das Scepter; den
rechten Arm streckt er mit einem Gestus der Empörung
gegen die Schmausenden aus; vgl. 2641.

Wenn die Barttracht des Meleager richtig wieder-
gegeben ist, aus der zweiten Hälfte des zweiten Jahr-
hunderts.

IL DER TOD DES MELEAGER.

a) ERSTE CLASSE: JAGD UND TOD VERBUNDEN.

274) S. Verschollen, früher Rom, Villa Strozzi
(später Ridolfi) bei Piazza di Termini, die Vorderseite
und die r. Schmalseite später (1814) Villa Mio Iiis
(Aldobrandini) auf dem Quirinal. L. 2,12. H. 0,56 {„lungo
palmi nove e mezzo, alto palmi due e mezzolt Visconti).

Abbildung: Archaeologische Zeitung XXIX 1871 Taf. 54, 2
(die linke Schmalseite nach einer in Gerhard's Nachlass gefundenen
Zeichnung). Danach Taf. XCVII Fig. 304.

Litteratur: Vermlglioli Di una cosl detta patera etrusca 1800
p. 11 (= Opuscoli I 1825 p. 38); Zoega App. Fol. 305. Fol. 635;
Ders. Li Bassirilievi antichi di Roma 1808 I p. 219 j.; Fil. Aur.
ed alessandro visconti Indicazione delle sculture, e della galleria
dd quadri esistcnti nella villa Miollis al Quirinale 1814 p. 43
«r. 207 (Vorderseite), 213 (linke Schmalseite); matz a.a.O. p. 78
(GG = HH). p. 95^.; Heydemann Archaeologische Zeitung XXVIII
1870 S. 79. XXIX 1871 s. 117f.; Rosenberg Die Erinyen 1874
S. 61 Nr. 32; Overbeck Griechische Kunstmythologie, Apollon 1889
S. 292 Nr. 7 (= Nr. 8).

,, Villa Strozzi a Termini. Cassa sepolcrale di grandezza
ordinaria ornata di bassorilievo di maniera buona via cor-
rosa.

La facciata principale e divisa in due scene, fralle quali
fä separazione un arco ossia una porta di cittä per cui
escono dei cacciatori diretti alla banda s. ove rappresentata
la caccia del cinghiale Calidonio nel solito modo senza al-
cuna notabile variazione. Connessa con questa parle della
facciata e la testa/a contigua, ove sono figurati due cacciatori
che dcntro una rete riportano il cinghiale ucciso, quäle an-
cora si vede sur un sarcofago nella villa Panfili a S. Pan-
crazio, storiato della viedesima caccia [235 a S. 305].

Piü interessante e la parte destra assieme colla testata
ad cssa contigua. Althea vestita di lunica e di guardapetlo
colla cintura, i capelli raccolti in corimbo sulla cervice, resta
voltala alla destra, il piede d. avanzato, le spalle rispinte

indietro, il volto tornato alla s., lo sguardo abbassato. Ella
mentre colla s. alzata contro la guancia ed aperta infuori
fä fatto del ribrezzo, spinge colla d. il fatale tizzone nella
fiamma deW ara che le rimane da questa banda. Dietro
Para stä PEumenide, la chioma sparsa al vento, vestita di
tunica e guardapetto, il pcplo a guisa di fascia avvolto
attorno ai fianchi e poi inarcato dietro la testa. Pone la s.
sulla spalla d. d'Althea come per ritenerla e strascinarla
alP irrevocabile passo e coli' alzata d. seuote la teda in-
fernale. E perb da avvertirsi, che questa mano e perita e
della non si vedon che oscure tracce. Alla d. dell' Erinny
e dell' ara evvi Nemesi la dea del destino, vestita di tunica
e peplo nel modo piü consueto delle donne greche, la chioma
a corimbo sulla cervice. Ella ha i piedi incrocciati, rivol-
gesi alla s. ed appogiata col gomito s. su d'un eippo regge
con questa mano un volume aperto sul quäle scrive con uno
stilo tenuto nella d. La testata sembra allusiva alla morte
di Meleagro come cagionata dalle inevitabili oscure frecce
dApollo. Un giovine nudo con elmo simile ad un pileo
ovato in eima a cui un bottone, lo seudo sul braccio s., resta
veduto di faccia in attitudine dhmo che si seilte venir meno,
la d. pendente ed abbandonata, il volto tornato alla s. e chi-
nato. Alla sua destra vedesi arrivare correndo un dio gio-
vine, nudo con la clamide svollazzanlc, i capelli asstretti alla
testa e legati in mucchio sulla cervice, le braccia lese innanzi,
mentre daW arco tenuto nella s. colla d. scocca una freccia
avvicinata alla spalla d. ed al collo del giovine eroe." Zoega
App. Fol. 635.

Ohne Zweifel sind es die Vorderseite und die linke
Schmalseite desselben Sarkophags, die F. A. und A. Vis-
conti 1814 in Villa Miollis sahen: „nr. 207 Bassorilievo
lungo palmi nove e mezzo, alti palmi due e mezzo, rappre-
sentante la caccia di Meleagro, il suo ritorno nella cittä, et
in fine, Altea sua madre, che pone il tizzo fatale sopra il
 
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